Un’assemblea deserta, ieri sera 22 settembre, al Centro Giovani di San Romano, nel comune di Montopoli. Tante sedie vuote, come successo già una prima volta alcuni mesi fa: nessuna delle associazioni del paese, infatti, avrebbe risposto all’invito del consigliere delegato alle attività giovanili Jonathan Rimicci.
Obiettivo dell’incontro: concordare le iniziative da intraprendere per il rilancio del cosiddetto Bosco dei Frati, il grande polmone verde al centro del paese, affidato dall’amministrazione ai ragazzi dell’associazione La Ruzzola (appartenente all’orbita Arci) che gestiscono l’adiacente Centro Giovani di via 25 Aprile. Un’operazione andata in porto da pochi mesi (leggi anche Centro giovani a San Romano, il 15 si inaugura ) ma che a quanto pare sembra non convincere le altre associazioni di San Romano, tanto da spingere Rimicci a parlare di “inutili campanilismi”. Parole che il consigliere ha scelto di consegnare alla propria pagina Facebook, portando alla luce una questione che rischia di far partire col piede sbagliato ogni progetto di recupero relativo al Bosco dei Frati.
All’origine di tutto, la scelta della passata amministrazione, guidata dal sindaco Alessandra Vivaldi, di arrivare alla creazione di un Centro Giovani nella più grande e popolosa delle frazioni montopolesi, utilizzando gli ex ambulatori di via 25 Aprile, sotto i locali dell’asilo nido Peter Pan. Da qui l’apertura di un bando, rivolto alle associazioni, che richiedeva particolari requisiti in campo ludico ed educativo, nonché l’impegno a ristrutturare i locali degli ex ambulatori a proprie spese. Un appello al quale rispose solo La Ruzzola, che ha inaugurato il Centro Giovani lo scorso 15 maggio, trasferendo al proprio interno anche lo sportello InformaGiovani del Comune di Montopoli. Nell’ambito dell’operazione, fu deciso di affidare all’associazione anche l’adiacente Bosco dei Frati, in modo che La Ruzzola potesse utilizzarlo per iniziative e manifestazioni, cercando però l’aiuto e il sostegno delle altre associazioni di San Romano.
Da qui gli incontri pubblici: “Al primo appuntamento, meno di un anno fa, erano presenti tutte le associazioni di San Romano – ricorda Rimicci – anche se in quell’occasione fummo subito accusati di non aver voluto affidare il Bosco a una realtà del paese. In realtà, l’amministrazione voleva istituire un Centro Giovani sul territorio e pensò di inserire nel bando il Bosco dei Frati in modo che il Centro potesse servire a rilanciare l’area. Ad ogni modo, voglio ricordare che La Ruzzula si è ormai trasferita stabilmente da Ponte a Egola a San Romano e che il suo presidente è sanromanese da sempre”. Ad ogni modo, nelle due assemblee successive, non si è presentato nessuno. “La Ruzzola – scrive Rimicci su Facebook – sta facendo di tutto per far partecipare le altre associazioni all’obiettivo comune di far rivivere il nostro Bosco. Da Sanromanese mi dispiace vedere tutto ciò, anche perché sono sicuro che le nostre associazioni potrebbero dare moltissimo”.
Giacomo Pelfer