





Buona la prima. L’edizione numero uno della Maravigliosa Francigena, ieri 20 settembre nel centro storico di San Miniato, ha attratto, come fosse per magia, un pubblico importante di adulti e bambini, sulle tracce di artisti di strada, musiche e maschere al limite tra sogno e realtà. Due mondi, reale e immaginario, che per un giorno hanno camminato insieme per le strade della città, grazie al Centro Commerciale Naturale di San Miniato e Confesercenti.
Un giorno che, di certo, ora, si ripeterà. Anche grazie ai bus navetta gratuiti, già alle 17 la festa contava migliaia di partecipanti, distribuiti fra piazza del Seminario e via 4 novembre. Particolarmente apprezzate le esibizioni musicali delle compagnie itineranti, armate di stravaganti strumenti musicali dai suoni ancestrali, così come i concerti di liuto, le letture in musica e i racconti in rima dei Gandalus, la compagnia dei musici erranti in cammino sulla Francigena, con personaggi in costume medievale, ragazze dalle orecchie a punta e abili trampolieri. Tanti giovani anche sotto i loggiati di San Domenico, dove si poteva partecipare a giochi di ruolo, laboratori di disegno, conoscere importanti fumettisti fantasy oppure farsi truccare in versione horror. Alla fine, tanti apprezzamenti e soddisfazione da parte dei commercianti, tutti rigorosamente in abito medievale, che hanno voluto così far conoscere la via Francigena in modo giocoso, raccontandola attraverso i due volti contrapposti del sacro e del profano. La manifestazione, ideata dal Ccn insieme a Confesercenti, si inseriva nell’ambito del progetto Notte bianca in blu promosso dalla Camera di commercio di Pisa, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e di altri preziosi sponsor, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e la collaborazione di San Miniato Promozione (che ha allestito i mercatini di corso Garibaldi e piazza del Popolo), di pro loco, Comitato manifestazioni popolari e di molte altre associazioni sanminiatesi.
Alcuni momenti della manifestazione
Foto di Alice Rosi