Colpo di stato in Burkina, volontaria Shalom bloccata in casa

17 settembre 2015 | 16:35
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Colpo di stato in Burkina, volontaria Shalom bloccata in casa

Anna Bruni, una volontaria del movimento Shalom di San Miniato, residente a Bassa, nel comune di Cerreto Guidi, si trova in Burkina Faso, Paese nelle ultime ore sconvolto da un colpo di stato.

Anna Bruni, attiva da oltre sei mesi nello Stato africano per opere umanitarie, ha fatto sapere di stare bene con un post dove si legge: “A tutti gli amici di Facebook: state tranquilli io e i miei bambini stiamo bene. Ieri sera c’è stato il colpo di stato. La polizia ha arrestato l’attuale presidente. Anche questa mattina le strade sono bloccate, in centro di Ouaga ci sono state pure delle sparatorie. Ieri sera hanno sentito cascare i proiettili sui tetti anche qui nella mia zona, fortunatamente pioveva moltissimo e noi non abbiamo sentito niente un bacione”. Situazione che è stata confermata anche dal movimento Shalom. La situazione in Burkina Faso rimane comunque tesissima: nelle ultime ore attraverso la televisione di Stato è stata divulgata la notizia che il governo di transizione guidato dall’ormai ex presidente Michel Kafando é stato deposto. I suoi esponenti sono in carcere anche se è stata concessa la grazia e verranno liberati. Nelle ultime ore, inoltre, ci sono stati anche scontri per strada e sopratutto le milizie golpiste vicine al vecchio presidente Blaise Compaoré avrebbero sparato sulla folla. I golpisti avrebbero poi nominato Gilbert Diendere capo del Consiglio Nazionale della democrazia. I golpisti chiedono che nomi a loro vicini siano inseriti tra i candidati alle prossime elezioni presidenziali, ma il susseguirsi degli eventi di queste ultime ore ha reso la contrattazione politica molto incerta.
Dal movimento Shalom don Andrea Cristiani spiega: “La società civile del Burkina Faso è subito insorta e già dalle prime luci dell’alba si registravano manifestazioni in tutto il Paese. Ci giungono notizie attraverso i nostri Shalom in Burkina Faso – dichiara don Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom – che i militari hanno purtroppo sparato sulla folla causando un numero imprecisato di morti e molto feriti. Rimaniamo fortemente speranzosi che la diplomazia possa giungere a persuadere i golpisti a deporre le armi per ristabilire l’ordine e la pace”.
La società civile del Burkina Faso, l’Unione Africana e la stessa Francia hanno condannato e disapprovato questo fatto, così come tutti i partiti politici presenti nel Parlamento. Sappiamo per certo anche che gli altri corpi militari disapprovano l’agire della Guardia presidenziale tanto che hanno invitati i propri membri alla disobbedienza civile.
“Abbiamo contattato telefonicamente Anna Bruni che sta bene anche se rimane, come consigliato dall’ambasciata, chiusa in casa con i 12 bambini di cui si occupa. Sta bene anche Angelo Bona volontario di Seregno in provincia di Milano, che sarebbe dovuto rientrare il 19 settembre dopo un periodo di tre mesi nel quale si è dedicato alla formazione, avviamento e gestione del panificio sociale di Fada ‘Ngourma e del laboratorio di falegnameria, che a questo punto aspetta la riapertura dell’aeroporto per rientrare in Italia. Il Movimento Shalom segue da vicino l’evolversi della situazione insieme al coordinatore nazionale Jean Paul Moné e al rettore dell’Università IPS Steve Kobyagda, che si trovano in Italia per partecipare alla conferenza tenuta il 15 settembre a Expo e per i rapporti con le istituzioni e le università”.