
Lo scenario economico globale resta incerto. E qualche risultato più concreto, Lineapelle lo darà nei possimi mesi, quando l’interessamento si concretizzerà con gli acquisti.
A poche ore dalla chiusura della fiera di Milano, comunque, buyer, stilisti, creativi e produttori vogliono la pelle made in Toscana, non solo per gli operatori del lusso, ma anche per la fascia media del mercato. “La fiera – secondo Franco Donati, presidente Assoconciatori – ha confermato l’impegno e lo stato di salute delle concerie del nostro distretto, ancora una volta protagoniste all’evento in termini quantitativi e qualitativi e che ora faranno tesoro delle indicazioni emerse in questi 3 giorni di Lineapelle. Questo dato ci conforta poiché alla base della qualità della pelle del nostro distretto ci sono investimenti onerosi e un impegno costante per migliorare i nostri standard. La pelle toscana di qualità è solo l’espressione finale e più preziosa di tutto un lavoro a monte che facciamo per coniugare impresa, rispetto dell’ambiente ed eticità e che ci piacerebbe far conoscere sempre di più all’esterno, poiché spesso quegli stessi operatori che apprezzano il nostro prodotto non conoscono la complessità e l’organizzazione del nostro distretto, le dinamiche e gli sforzi necessari per garantire l’eccellenza della nostra concia”.