





Ci sono da ieri 9 settembre e se ne andranno solo domani 11 settembre. E’ presto, quindi, per avere un bilancio di Lineapelle Milano per i conciatori del Cuoio, ma di prime impressioni ce ne sono tante.
A partire da quelle degli amministratori del territorio, che una capatina tra gli stand della prima fiera di settembre hanno voluto già farla: il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli ha scelto la giornata di apertura mentre oggi, tra gli altri, c’erano il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda, quelli di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti e di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella. E, poi, da quelle degli operatori, che per il momento segnalano visitatori in crescita rispetto all’apertura. “Il lusso vive in una fase di assestamento connessa alla crisi del rublo e dello yuan – è la prima sensazione dei conciatori in fiera – e cresce la fascia medio-alta che chiede sempre più pelle di qualità aprendo così nuove opportunità anche per la pelle pregiata del distretto di Santa Croce”.
“La clientela vuole insieme qualità e artigianalità – dice Roberto Lupi della conceria Bcn – e chiede un prodotto moderno ma che sappia valorizzare la naturalezza del fatto a mano. I più recenti cambiamenti del mercato sono solo l’ultima fase di un periodo che dura da circa un anno ma che oltre ad alcune fasce che rallentano ha visto crescere l’attenzione di nuovi clienti che vogliono investire per la pelle di qualità”.
“Il movimento e l’interesse ci sono – aggiunge Piero Rosati della conceria Incas – e questi primi due giorni di Lineapelle ci soddisfano: in fiera presenze di qualità che premiano il nostro sforzo per proporre prodotti che sintetizzano i migliori standard in termini di qualità e contenuto-moda”. Posizione condivisa da Stefano Caponi, della conceria Superior, altra azienda leader del mercato, che conferma “la presenza a Lineapelle di clienti motivati che sanno riconoscere la qualità proposta. Tra i nostri visitatori sin qui abbiamo riscontrato una buona presenza di orientali”.
“Lineapelle – secondo Alessandro Francioni della conceria San Lorenzo – è occasione fondamentale per tastare il polso del nostro comparto: al di là delle esperienze dei singoli e dei riscontri concreti della fiera che potremo avere solo nei prossimi mesi tra le indicazioni più incoraggianti emerse finora c’è sicuramente quella delle nuove opportunità legate all’interesse crescente della fascia media per la pelle di qualità, con il ritorno in Italia delle produzioni di seconda linea”.