“Scusi sindaco, ma ci sono anche le Cheerleader”

31 agosto 2015 | 18:36
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“Scusi sindaco, ma ci sono anche le Cheerleader”
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“Scusi sindaco, ma ci sono anche le Cheerleader”
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“Scusi sindaco, ma ci sono anche le Cheerleader”

La stagione sportiva è alle porte e in tutte le società fremono i preparativi: c’è chi lavora nell’ombra e chi riceve invece gli auguri dal sindaco e dall’assessore allo sport a Santa croce sull’Arno.

E proprio per questo in bocca al lupo che recentemente e pubblicamente ha fatto il sindaco Giulia Deidda, rischia di scoppiare un caso “diplomatico” perché c’è anche chi si è sentito in qualche modo trascurato. E’ il caso delle atlete del SB Cheer, giovane associazione sportiva di Staffoli che annovera circa 80 ragazzi e ragazze. La squadra nel 2015 si è piazza al primo posto al campionato italiano di questa disciplina e terza nel campionato europeo. La disciplina è uno sport minore in Italia ed è il Cherrleading che consiste in una forma di tifo molto coreografico che richiede buone capacità atletiche e che prevede nelle sue performance coreografie e movimenti presi in prestito da danza e ginnastica artistica, insomma il tifo al tifo, come dicono negli Stati Uniti dove è nata. A far scattare la polemica con il sindaco Giulia Deidda e con l’assessore allo sport Conservi da parte della giovanissima presidente della SB Cheer di Staffoli Valentina Cantini, sono stati proprio gli auguri di un buon campionato che Deidda ha fatto alla formazione dei Lupi di Santa Croce con tanto di foto in mezzo alla squadra. Questo ha spinto Cantini a contattarci. Proprio la presidente infatti dice: “Scusi sindaco sa, ma ci siamo anche noi. Anche se siamo una realtà minore negli ultimi mesi abbiamo portato in giro per l’Italia e per l’Europa il nome di Staffoli e Santa Croce sull’Arno eppure a noi brave o un in bocca al lupo nonostante gli articoli di giornale e le mie mail a lei e all’assessore, non lo ha mai detto”. Insomma dalle parole di Cantini si capisce chiaramente che la società e gli atleti, per lo più giovanissime donne, se questo può avvalorare l’importanza sociale della formazione di Staffoli, avrebbero gradito un po’ più di considerazione, meritata, da parte delle istituzioni del proprio comune. “Noi purtroppo siamo uno sport minore, ma anche se in una disciplina che in Italia nonostante i numeri è poco conosciuta rappresentiamo un’eccellenza di Santa Croce Sull’Arno. Basta pensare – continua Cantini – che otto atleti della nostra formazione, da due anni sono in nazionale e nel 2017 andranno a Orlando, negli Stati Uniti per i campionati mondiali di questa disciplina. Il cheerleading nei suoi campionati porta in campo oltre 3000 atleti come è accaduto a giugno a Lubiana in Slovenia e coinvolge migliaia di spettatori in tutta Italia, anche noi in questo contesto forse meriteremmo un po’ di considerazione”.

La protesta della SB Cherr di Staffoli però non si ferma alla considerazione negata secondo la presidente Cantini, ma passa anche per una scarsa considerazione anche quando si tratta di mettere a disposizione dello sport qualche piccolo aiuto economico. “Noi per mantenere la società non abbiamo aiuti da nessuno, le famiglie degli atleti si tassano dal 2006 e non abbiamo neppure molti sponsor. Per vivere e non far morire questa realtà ci siamo inventati una scuola di ballo, che tra le altre cose ci sta dando anche delle soddisfazioni, l’Asd Semplicemente Ballando, non abbiamo neppure una palestra stabile, magari non tutta per noi, ma da dividere anche con altre realtà sportive e spesso siamo costrette ad andarci ad allenare a Ponticelli, grazie all’ospitalità del comune di Santa Maria a Monte. Insomma non voglio – continua Cantini – dire che il sindaco fa male a incoraggiare gli atleti delle altre discipline che stimiamo e rispettiamo, ma ogni tanto ci piacerebbe che l’amministrazione comunale si ricordasse anche di noi, almeno per dirci bravi quando portiamo a casa risultati come quelli della primavera 2015. Alla nostra società inoltre – conclude Valentina Cantini – piacerebbe anche collaborare con le altre squadre, dove come già accade in alcune realtà d’Italia e rappresentare un supporto al tifo, magari proprio per una della squadre degli sport più improtanti di Santa Croce sull’Arno”.