Il comune di Castelfranco si è messo a caccia degli evasori delle tasse comunali. Al momento è sono state avviate le pratiche per individuare i “furbetti” di Imu e Tasi negli ultimi due anni. Poi il servizio verrà gestituto da una ditta esterna che lavorerà con il Comune per individuare e recuperare le cifre evase. Al momento si stima dopo una primissima valutazione, che a Castelfranco di Sotto l’evasione sulle due tasse potrebbe arrivare a 200mila euro e che i furbetti valgono circa l’8 per cento del gettito fiscale che il Comune ha da queste tariffe, quindi soldi che mancano e che potrebbero essere a disposizione della comunità una volta recuperari.
Gli accertamenti stanno per iniziare dopo la delibera varata il 14 di agosto, dalla giunta del sindaco Gabriele Toticon un atto dedicato proprio al recupero dell’evasione fiscale comunale in particolare sull’Imu e sulla Tasi.
“Recuperare risorse tramite la lotta all’evasione fiscale. Lo sentiamo dire spesso. Per il comune di Castelfranco questo è punto importante – spiega il sindaco Toti – da seguire con determinazione. Lo si riscontra nell’attività ordinaria degli uffici, andando ad intervenire nei confronti di chi ha omesso il pagamento delle spettanze dei tributi comunali”. Insomma un modo per applicar un principio di equità sociale a dare un po’ più di ossigeno alle casse comunali.
“Di fronte ad un costante taglio dei trasferimenti statali che si è verificato negli ultimi anni, 489mila euro di minori trasferimenti nel 2015 rispetto al 2014 – continua il sindaco Toti – accompagnato da un rallentamento generale nella riscossione delle entrate comunale per effetto della crisi economica generale, diventa necessario svolgere un’azione ancora più mirata e tempestiva di contrasto all’evasione fiscale. I provvedimenti assunti da questa amministrazione negli ultimi anni sono andati in questa direzione, proprio perché il recupero delle risorse si trasformasse in atto concreti”.
“Secondo i principi costituzionali, – spiegano al comune di Castelfranco – tutti sono tenuti a concorrere alle spese per la collettività in ragione della loro capacità contributiva. Nelle scelte di bilancio è stato tenuto conto delle situazioni di difficoltà, con detrazioni maggiori per i soggetti in difficoltà economica, secondo il principio di solidarietà economica e sociale. In particolar modo per i servizi a domanda individuale – mensa, trasporto scolastico e asilo nido- abbiamo assunto come metodo il criterio dell’Isee. Il ragionamento alla base di tale scelta, che vuol dare attuazione concreta al concetto di equità sociale è molto semplice: chi più ha, più paga. Proprio il metodo degli scaglioni sul valore dell’Isee, permette di stabilire un valore che nella sua composizione, tiene conto dei componenti il nucleo familiare. Inoltre già dallo scorso anno è possibile ottenere delle rateizzazioni nel pagamento dei tributi proprio per andare incontro alle persone che in una fase di crisi erano rimaste indietro nel fare fronte alle imposte locali”.
“Il recupero di risorse derivante dalla lotta all’evasione è un punto che seguiamo con convinzione. Si tratta di una forma di rispetto verso quei cittadini che onorano il proprio impegno nei confronti del comune – commenta il sindaco, Gabriele Toti-. Recuperare risorse dall’evasione fa parte di un progetto più ampio, che si lega insieme alle scelte di bilancio, di tener conto alle agevolazioni per i redditi più bassi ed i figli a carico, ed alla possibilità di dilazioni per quanti hanno da saldare delle somme arretrate. Colpire chi vuol fare il furbo, ed aiutare chi vuol mettersi in pari”.