
Tutelare le fasce più deboli della popolazione, mantenere i servizi socio assistenziali e le tariffe di quelli a domanda individuale, senza aumentare la pressione fiscale. E’ questo l’obiettivo del bilancio previsionale di Montopoli, approvato ieri sera 3 agosto dal consiglio comunale, con voto contrario dell’opposizione.
“Questo bilancio – spiega il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi – è nato da un clima di difficoltà, che abbiamo cercato di affrontare tenendo fermi alcuni obiettivi importanti. La scure del Patto di Stabilità ha influito molto, così come i minori stanziamenti dallo Stato, che, rispetto al 2007, significano quasi 2 milioni e mezzo in meno per le casse del comune di Montopoli, 489mila euro in meno quest’anno, rispetto al 2015. Questo bilancio è stato anche il primo con la nuova contabilità, che prevede accantonamenti e, quindi, meno disponibilità. Nonostante questo, quello varato dal comune è un bilancio in equilibrio, con indebitamento ormai prossimo allo 0. Il Decreto enti locali, comunque, ci ha dato una mano, lasciandoci coprire circa la metà di quei 489mila euro con, tra l’altro, la rinegoziazione dei mutui. Anche se nel 2010, i trasferimenti statali al comune erano di 1,7 milioni, mentre ora è il comune a pagare più di 400mila euro l’anno allo Stato”. Con la lotta all’evasione fiscale, inoltre, il Comune ha previsto di recuperare circa 135mila euro nel 2015, dopo averne recuperati 90mila nel 2014. “Vogliamo cercare di capire – spiega il sindaco – le motivazione di chi evade. Sappiamo che la crisi non è passata per molte famiglie e infatti vogliamo tenerne conto in questo bilancio, ma non possiamo permettere che gli onesti paghino per i furbetti”. Razionalizzazione è la parola chiave del bilancio varato. “Abbiamo razionalizzato la spesa e abbiamo chiesto, insieme agli altri tre comuni del comprensorio, di fare la stessa cosa alla Società della Salute, così da dover fare trasferimenti minori, con minori costi per i comuni”. L’unico aumento è quello della Tari, conseguente al passaggio al porta a porta nella raccolta dei rifiuti, con la necessaria isola ecologica da completare (leggi anche Rifiuti, la Tari aumenta per investire sul futuro). Ma è la riduzione della pressione fiscale l’obiettivo del comune di Montopoli: “Se non avessimo dovuto sopperire a tutti questi tagli – precisa Capecchi – avremmo già iniziato il taglio alla pressione fiscale, anche se la nostra è tra le più basse della zona, anche a causa di rendite catastali più basse”, convinti che sia questa l’unica strada per ridare fiducia a famiglie e investitori e per far ripartire l’economia locale. Riguardo alle opere pubbliche, ci sono circa 1,2 milioni di euro di fondi già stanziati e bloccati dal Patto di Stabilità. Poi ci sono oneri di urbanizzazione da recuperare, un piano di alienazioni al quale dare impulso e finanziamenti non soggetti al Patto da cercare per realizzare il piano delle opere pubbliche: in quello del 2015 c’è, tra l’altro, l’adeguamento delle barriere architettoniche nella scuola dell’Angelica, la manutenzione della scuola media e della palestra, la manutenzione straordinaria di alcune strade di capoluogo e frazioni, il rifacimento della segnaletica stradale orizzontale, in alcuni punti talmente scolorita da risultare quasi pericolosa. Ma le prime a partire potrebbero essere la riqualificazione di piazza Santa Chiara a San Romano e quella delle aree giochi e attrezzate, possibili grazie a contributi della Fondazione Cassa di risparmio di San Miniato. “Ci riteniamo un comune virtuoso, anche se si considerano virtuosi i comuni che spendono meno. Noi sappiamo che i servizi, la mutenzione delle strade e del verde hanno un costo e spendere meno bisogna tagliare servizi: noi non vogliamo farlo. Vogliamo dare sostegno alle famiglie, alla scuola, alla spesa sociale, agli eventi culturali e di promozione del territorio”.
Elisa Venturi