
Pinocchio, riscirtto in rima, come l’Orlando Furioso di Ariosto e riletto come un personaggio anarchico. Sono questi gli ingredienti del nuovo libro di Marzio Matteoli, che ha rivisitato la storia più famosa al mondo, quella di Collodi utilizzando la forma delle stanze ariostesche ,ma anche dando nuovi significati alla vicenda fiabesca di Pinocchio.
Matteoli, musicista, poeta, scrittore samminiatese, da sempre appassionato di letteratura e poesia, prima o poi avrebbe dovuto fare i conti con il burattino che forse prende il nome proprio da san Miniato Basso, e dalla sua passione letteraria per il personaggio di Collodi è nata una nuova opera, Poema per Pinocchio, scritto in ottava stanza e presentato giovedì 25 giugno a Pinocchio in Strada.
L’idea nasce proprio dalla relazione tra il Burattino di Collodi e il toponimo della frazione samminiatese. Proprio questo legame interessara Matteoli, da qui è partito un lavoro di ricerca e rielaborazione di questa fiaba tanto amata.
Pubblicato da Eclettica edizioni, il libro sta riscuotendo un discreto successo di vendite. Non si tratta del solito Pinocchio, eroe positivo della favola di Collodi, ma di una rivisitazione della storia dedicata a un pubblico adulto.
In questo libro, illustrato dalla figlia di Matteoli, Caterina, l’autore ha cercato di disgregare la figura di Pinocchio per riconoscergli un valore morale che difficilmente si è potuto conoscere nella favola originale. Innanzitutto, la struttura: il Poema per Pinocchio è, di fatto, un poema in rima. È la stessa rima metrica dell’Orlando Furioso – spiega l’autore – ed è la rima che conosco meglio ed uso spesso nei miei componimenti”.
“Inoltre – ed è qui la novità di quest’opera – il personaggio di Pinocchio non viene rappresentato come un discolo in cerca di redenzione come nella fiaba, ma anzi gli viene riconosciuta una commovente dignità e una morale molto alta”.
Matteoli poi spiega che Pinocchio “Finché rimane burattino è capace di enormi slanci di coraggio ed eroismo, è puro istinto, come tutti i bambini”. Ad esempio, nell’episodio di Mangiafuoco arriva a salvare la vita sua e di Arlecchino, l’altra marionetta che il tremendo burattinaio voleva usare per arrostire la cena. “O quando -prosegue l’autore – Pinocchio salva il cane dei carabinieri, Alidoro, da morte certa per annegamento, incurante del fatto che stava però cercando di farlo arrestare”. Sono molti e disparati gli episodi letterari in cui Matteoli prova a sviscerare l’animo anarchico e puro del Burattino: “Non è un discolo, è un bambino e, come tutti i bambini, è mosso dall’istinto e non può sottostare alle leggi morali degli adulti. Egli è una vittima del mondo adulto”.
La trasformazione di Pinocchio in bambino di carne ed ossa non è un epilogo buono e positivo secondo l’uatore, nell’immaginario di Matteoli, ma anzi diventa il modo in cui il Burattino si piega alla morale comune e ne viene schiacciato. “Non ho potuto vedere nulla di positivo nella trasformazione in bambino vero – commenta lo scrittore – se non il piegare l’entusiasmo e la vitalità di Pinocchio all’obbedienza, all’ordine costituito e alla morale dominante. Insomma, si è voluto schiacciarlo per farlo crescere e, in cambio, ne ha ricevuto beni materiali, come vestiti e giocattoli. Una morale tristemente diffusa, di questi tempi”.
“Anche il personaggio positivo per antonomasia, – continua il poeta – la Fata Turchina, diventa portatrice della morale adulta, che sprona Pinocchio a essere buono, per non far morire di dolore il povero Geppetto, ma schiaccia i suoi entusiasmi e le sue idee. Il libro di Matteoli si propone quindi come una rilettura efficace e appassionata di una fiaba senza tempo, in cui il Burattino diventa un eroe anarchico e portatore di quegli entusiasmi e passioni che, purtroppo, vengono schiacciati con l’arrivo dell’età adulta. Un po’ come se tutti noi, a un certo punto, da burattini, diventassimo bambini veri”. Il successo che sta riscuotendo il libro è testimoniato anche dal fitto calendario di eventi in cui Matteoli presenterà il suo Poema: una delle date più importanti sarà il 4 Luglio a Firenze, presso la Biblioteca delle Oblate nell’ambito del concorso Ottoottave, in cui verranno premiati i componimenti in ottave più interessanti per ogni tema.