Giovani e Conciatori, nelle aziende di famiglia facendo rete

16 giugno 2015 | 14:58
Share0
Giovani e Conciatori, nelle aziende di famiglia facendo rete

Il Gruppo Giovani Conciatori continua a crescere. Nato nel 2001 e coordinato dal vicedirettore Assoconciatori Aldo Gliozzi, è il maggior gruppo di giovani imprenditori in Italia. I suoi membri, la cui età media è compresa tra i 20 e 30 anni, hanno già una grande esperienza alle spalle, in quanto sono cresciuti in famiglie di imprenditori.

“Ho imparato tanto dall’esperienza di questo gruppo – dice Alvaro Banti della conceria Alba -, nel quale fin da subito ho trovato persone disponibili, serie e motivate. Le esperienze che mi ha permesso di vivere l’Associazione Conciatori mi servono tutt’ora per risolvere alcune problematiche interne alla mia azienda, soprattutto grazie allo scambio di opinioni tra persone che operano nello stesso comparto e che hanno indubbiamente più esperienza di me”. “Questo gruppo ha un’importanza fondamentale – aggiunge Antonio Rossi della conceria Montana – sia per chi sta cercando di avvicinarsi a questa realtà, sia per chi ne fa già parte. Stare insieme e promuovere la condivisione e l’incontro sono a mio avviso aspetti fondamentali per uno sviluppo comune e per affrontare problematiche che interessano trasversalmente l’intero distretto”. “Stando a contatto con questo ente – dice Paolo Cioni della conceria Yankee – mi ha permesso di avere una visione a 360 gradi dell’ambito conciario, a partire dalle attività che svolgono quotidianamente le consociate: per i giovani imprenditori è fondamentale conoscerne il contributo al sistema distrettuale complessivo, così come si rivela fondamentale confrontarsi con altri giovani imprenditori che condividono la stessa attività, per un progressivo arricchimento di idee e spirito critico. E’ utile sensibilizzare il pubblico sugli investimenti che le concerie del nostro distretto fanno per offrire prodotti di qualità nel mercato italiano e nei mercati emergenti dove la voglia di pelle made in Italy è tanta”.
“Il tema ambientale – afferma Niccolò Banti, conceria Alba – ha subito grandi cambiamenti nel corso degli anni e in questo distretto sono stati raggiunti livelli di affidabilità e sicurezza ben al di sopra degli standard mondiali. A tale proposito, sarebbe auspicabile una sempre maggiore sensibilizzazione del pubblico su questa tematica”. “Non è semplice essere giovani imprenditori conciari – dice Lorenzo Brogi, conceria Settebello – in quanto subentriamo a far parte di meccanismi ben collaudati, in un settore in cui divenire competenti e indipendenti richiede tempi lunghi e una dedizione pazzesca. Si tratta comunque di una opportunità ricca e stimolante, così come l’esperienza nel Gruppo Giovani è complessivamente utile a fare maturare insieme una classe di imprenditori, che un domani subentreranno nella gestione delle dinamiche aziendali e condivideranno delle problematiche comuni”.
“Questo gruppo – aggiunge Simone Bertini della conceria Bertini Franco 1972 – può servire a creare maggiore consapevolezza del distretto e dei vari impianti ad esso collegati e ad instaurare rapporti più diretti con gli altri conciatori. Sarebbe utile comunicare quanto impegno e investimenti stanno dietro all’eccellenza di questo comprensorio che senza presunzione possiamo definire un po’ come la Ferrari dell’industria conciaria mondiale”.
“Le attività realizzate con il Gruppo Giovani – dichiara Valentina Pieraccioni della conceria Cervia – confermano quanto sia importante avere una sinergia tra le nostre aziende. Se l’unione fa la forza, è inevitabile che i risultati positivi che derivano dagli investimenti delle aziende avranno poi un effetto domino sul comprensorio. Noi giovani abbiamo la responsabilità di impegnarci nelle difficoltà quotidiane del nostro lavoro, affrontando i problemi in modo diretto, anche attraverso il confronto tra di noi”.
Al Gruppo Giovani Conciatori si deve inoltre una delle iniziative di maggior successo: il progetto didattico Amici per la pelle, nato da un’idea dell’ex coordinatore Roberto Giannoni, che negli ultimi anni ha coinvolto tutte le forze del tessuto socioeconomico locale e non solo. “Grazie a questa iniziativa – dice la coordinatrice Francesca Signorini – siamo riusciti a coinvolgere le più giovani generazioni facendo loro scoprire l’ampio patrimonio di risorse connesso all’industria della pelle. Questo gruppo vuole continuare ad aiutare gli imprenditori più giovani a maturare coinvolgendoli nelle dinamiche dell’industria conciaria favorendo così il progressivo rinnovamento di questo comparto. Tra le iniziative che stiamo definendo per i membri del Gruppo ci sono specifici percorsi formativi sul processo produttivo. Questi corsi si svolgeranno nei locali del Poteco e daranno ai giovani imprenditori una visione globale e concreta dell’intero processo industriale della filiera-pelle analizzandone le singole fasi e le diverse caratteristiche tecniche”.