Nardinelli: “Comune sarà più presente al Palio”

11 giugno 2015 | 16:24
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Nardinelli: “Comune sarà più presente al Palio”

“Si può dire di tutto, ma non si metta in discussione l’impegno, riscoprendosi, il giorno dopo, esperti di palio, contrade e ordine pubblico. Chi ha sbagliato pagherà, ma non si punti il dito verso le contrade e la manifestazione, dove ci sono centinaia di persone che lavorano, sudano e si impegnano gratuitamente per tutto l’anno. Per criticare e dare lezioni si deve prima sporcarsi le mani: prima viviamo il paese, doniamo il nostro tempo al prossimo e partecipiamo seriamente alla vita della contrade”.

Il giorno dopo, anche se di giorni, ormai, ne sono passati alcuni, della 29esima edizione edizione del Palio dei Barchini parla anche l’assessore di Castelfranco Nardinelli. Parla delle brutte scene viste al Palio, certo, ma anche di quelle che sono venute dopo, fatte di polemiche, verità e punti di vista. “Solo l’amor proprio e l’orgoglio paesano – spiega l’assessore – salveranno questa nostra bella realtà, non il gratuito disfattismo a cui siamo ormai abituati”. Domenica non è stata una festa. O, almeno, lo è stata solo fino a un certo punto. “Senza alcun buonismo di rito – prosegue Nardinelli – condanno la violenza in ogni sua forma: la violenza non è mai la risposta, la soluzione ai problemi, di sicuro non è di alcun esempio per le famiglie ed i bambini che riempivano la piazza. Chi conosce il Palio prova poco stupore nello speronarsi di due equipaggi, per quanto eccessiva sia stata la reazione di uno dei due. Fuori da ogni logica e sensatezza appare, semmai, l’invasione di campo e l’arresto arbitrario dei due barchini rimasti in gara, interrompendo così il regolare svolgersi della gara. È questo il gesto che ha inevitabilmente innescato una pericolosa e non controllabile reazione a catena da parte di tutti i contradaioli lungo il perimetro di gioco. Tale intromissione costituisce un triste precedente, che ha costretto il sindaco e il comitato a prendere urgenti e drastiche decisioni, volte alla necessaria tutela del pubblico presente. Non è mio compito né mia intenzione entrare nel merito delle decisioni prese. Nostro spiacevole compito è stato però quello di accertare l’inesistenza dei requisiti minimi di sicurezza e ordine pubblico in piazza Garibaldi e provvedere all’interruzione immediata dell’evento. Tale accadimento è un fardello che ci obbligherà ad assumere un ruolo di maggior rilevanza all’interno di questa manifestazione, percorso peraltro già avviato. Sento forte invece il dovere di tutelare i presenti e la più importante manifestazione del nostro paese, valuteremo quindi con convinzione ogni strada percorribile da questa amministrazione con la volontà di comminare sanzioni tali che scongiurino il reiterarsi dei disordini di domenica. Invitiamo inoltre il Comitato organizzatore da una parte a sanzionare in maniera esemplare i colpevoli, dall’altra a riflettere con onestà sugli elementi di criticità emersi in questa edizione. È necessario rilegittimare con forza il rapporto comitato-contrade e stemperare gli animi quanto primi. Ringrazio infine sentitamente i quattro presidenti di contrada, i quali, a malincuore ma consapevoli della necessità della decisione, hanno frapposto la sicurezza del pubblico ai legittimi interessi delle loro contrade e le forze dell’ordine che nonostante la sproporzione dei numeri sono prontamente intervenute nel sedare un clima che diversamente rischiava di sfociare in un ancor più triste capitolo per il nostro paese. Un’ultima, piccola, considerazione personale: questo è il primo Palio a cui lavoro come assessore e Dio sa quanto impegno, tempo e risorse l’amministrazione, il comitato e le contrade abbiano messo a disposizione affinché tutti potessero godere di una bello spettacolo. Così non è stato”.