
L’urgenza della pace in Terra Santa a un anno dalla visita di papa Francesco. Se ne parla a San Romano e lari, il 17 e 18 giugno, anche in preparazione della visita del Pontefice in Toscana a Firenze e a Prato nel novembre prossimo. E l’occasione per conoscere meglio e parlare di tutta la difficile situazione nel Medio Oriente dove in nome di Dio si compiono stragi dando vita a flussi migratori, nascita di campi profughi e profonde sofferenze nei popoli.
Da qui l’appello di Papa Francesco: “Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio”. La questione Israelo-Palestinese è il conflitto di più lungo corso, oramai cronicizzato, che non vede fine in quell’area del mondo “esplosiva” dove ad essa si sono aggiunte tante altre crisi (siriana, irachena, curda, afgana, fino all’espansione e all’avanzata dell’Isis, solo per citarne alcune). C’è un filo sottile che lega la storia alla nostra quotidianità e che ha come conseguenza da noi percepita l’arrivo di molti migranti attraversano il Mediterraneo. Interi popoli che fuggono dai conflitti mediorentali e africani. È un grido accorato quello che papa Francesco reitera in continuazione, mentre il mondo, soprattutto il Medio Oriente, è in fiamme, e che non può non smuovere le coscienze. Il primo appuntamento è per mercoledì 17 giugno alle 21,15 nella sala convegni nel chiostro del santuario La Madonna di San Romano. Dopo il saluto del parroco padre Valentino Ghiglia e dell’assessore alla cultura del comune di Montopoli Val d’Arno Cristina Scali, saranno Isabella Gagliardi docente dell’Università degli Studi di Firenze e fra Matteo Brena Commissario di Terra Santa per la Toscana ofm a calarci nella realtà della Terra Santa a colloquiare con la giornalista di Avvenire e Famiglia Cristiana Romina Gobbo per tratteggiare gli aspetti di quella visita “dirompente” di papa Francesco in Terra Santa, tanto da tracciare una linea di demarcazione tra un prima e un dopo. A dare un ulteriore contributo alla serata l’intervento di Massimo Bacchereti, presidente di The People of San Miniato Foundation, costituita dalla Fondazione Crsm e dalla Carismi Spa e che è stata negli anni un punto di riferimento sulla Terra Santa, in un territorio, quello del Comprensorio del Cuoio che ha storicamente nel santuario di San Romano un punto di riferimento a partire dagli anni Duemila grazie all’opera dei frati francescani e all’apporto del vescovo mons. Rodolfo Cetoloni. Oggi sono in tanti coloro che scelgono di andare in pellegrinaggio nei luoghi dove è nato e vissuto Gesù. La conduzione giornalistica è di Fabrizio Mandorlini che è tra i principali promotori della serata.