


Il recupero dell’ex Saffa durerà anni e ridisegnerà la viabiltà nell’area sud-ovest del capoluogo. Oltre all’aspetto complessivo di Fucecchio, che si troverà con un vero e proprio nuovo quartiere limitrofo al centro cittadino, visto che l’area misura 50mila metri quadrati.
Lunedì 18 maggio i tecnici incaricati varcheranno i cancelli dell’area un tempo sede della storica fabbrica di fiammiferi e daranno il via alla perimetrazione delle zone che saranno oggetto dell’intervento di recupero, come previsto dal progetto redatto dall’architetto Alessandro Nucci e dal geometra Alessandro Pizzuti per conto della proprietà, la Hibiscus srl. Entro la fine del mese poi entreranno in azione le ruspe e gli operai per dare il via alle demolizioni e ai lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, prime fra tutte della rete fognaria. Nella prima fase dei lavori è previsto anche l’allargamento, sempre tramite demolizione, dell’accesso carrabile da via Dante. Tra i lavori più significativi del primo periodo ci sarà anche la realizzazione della strada di collegamento con via della Concia. Il piano di lottizzazione prevede la demolizione degli edifici esistenti, oggi in gran parte occupate da imprese a carattere artigianale, per lasciare spazio a un’area a verde pubblico e a edifici a uso residenziale, direzionale, commerciale e artigianale di qualità. Il progetto, inoltre, intende salvaguardare, quale “spazio della memoria”, la Bea, il piccolo fabbricato a torre, originariamente adibito a serbatoio d’acqua, che per intere generazioni di fucecchiesi ha rappresentato lo scandire del tempo con la sirena che suonava all’entrata e all’uscita degli operai.