San Miniato, il 25 aprile si celebra in piazza

21 aprile 2015 | 11:12
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San Miniato, il 25 aprile si celebra in piazza

Nel comune di San Miniato il 70esimo anniversario della Liberazione si celebra anche nelle piazze delle frazioni. A Isola in via Trento, alle 9, ci sarà la deposizione della corona alla lapide in onore di Mario Lecci. Alle 9,30 una corona commemorativa sarà posta anche alle lapidi commemorative dei Caduti
della prima e seconda Guerra Mondiale, del fascismo e delle deportazioni che si trova al piazzale degli alberi a Ponte a Elsa.

Alle 10 piazza della Repubblica a San Miniato sarà il punto di partenza del corteo che arriverà fino al monumento ai Caduti in piazza del Duomo dove si svolgerà una cerimonia di commemorazione. Infine, alle 11, un altro corteo partirà da via Pizzigoni a San Miniato Basso per arrivare in piazza XXV Aprile dove, dopo la deposizione di una corona di alloro ai Caduti, si svolgerà una cerimonia di commemorazione. La manifestazione sarà accompagnata dalle musiche della Filarmonica G. Verdi di San Miniato e da una violinista dell’Accademia musicale. “Il 70esimo anniversario della Liberazione ci chiama a ritrovarci per celebrare insieme la memoria di un giorno fondamentale – afferma il sindaco Vittorio Gabbanini -, nato dal sacrificio di tante persone, uomini e donne che hanno voluto dare ai loro figli e a tutto il nostro Paese la speranza di un futuro diverso e migliore, disegnato con i colori della pace, della democrazia e dell’uguaglianza. Penso agli adulti, a chi visse in prima persona gli avvenimenti settanta anni fa, per chiedergli di non stancarsi di trasmettere il ricordo di tale eventi, traendone sempre nuove motivazioni per un impegno personale e sociale. Penso anche ai giovani, a coloro che hanno sentito parlare della guerra e che fortunatamente non ne hanno mai vissuta una: ogni giorno ricordatevi che le vostre libertà sono state pagate a caro prezzo, anche con la vita di chi vi ha preceduto. Ricordatevi sempre che questo sacrificio vi chiama ad un forte impegno per trasmettere i valori che avete ricevuto in dono a chi verrà dopo di voi, in una staffetta ideale capace di migliorare la nostra società. Sopra ogni cosa, quindi, dobbiamo augurarci che questa memoria e questa coscienza aiutino i nostri giovani a diventare solidi pilastri per l’Italia del futuro, nello spirito dei valori costituzionali”.