E’ scontro a Santa Maria a a Monte per il calendario delle commissioni consiliari, delle Consulte e dei Forum.
Gli esponenti del Movimento 5 stelle infatti hanno chiesto al sindaco Ilaria Parrella di rendere più accessibili questi momenti della vita civica per implementare la partecipazione. “Come Movimento 5 Stelle di Santa Maria a Monte – spiegano gli attivisti – abbiamo ritenuto opportuno chiedere alla amministrazione comunale, attraverso un’ istanza cittadina ed in base alla legge sulla trasparenza nella pubblica amministrazione, di rendere pubbliche tutte le date di convocazione e tutti i documenti prodotti dagli organi istituiti dal consiglio comunale, per vedere riconosciuto il diritto di ogni cittadino di partecipare a tali riunioni e di accedere a tali documenti. Il sindaco – spiegano dal M5s – ci ha risposto che i regolamenti di tali organi, non prevedono di rendere pubbliche ne le date di convocazione di commissioni, consulte e forum ne i verbali redatti durante tali riunioni. Ricordiamo al Sindaco e alla Giunta che i Regolamenti, come anche lo Statuto Comunale possono essere modificati in qualsiasi momento e oggi è senza dubbio necessario, per una questione di trasparenza, far vedere ogni atto pubblico ai cittadini, che incida o no sulla produzione normativa comunale”.
Poi il Movimento 5 Stelle a chiesto anche di introdurre nello statuto comunale un nuovo strumento di democrazia partecipata, il referendum deliberativo senza quorum “Mediante questo strumento i cittadini – dicono dal movimento 5 stelle – sono chiamati a decidere su temi di importante rilevanza comunale, secondo il principio della sovranità popolare, producendo in questo modo atti aventi valore di legge, applicabili senza bisogno di approvazione da parte del Consiglio Comunale che dovrà solo ratificare la decisione presa a maggioranza dei partecipanti al voto). Come M5S Santa Maria a Monte – concludono gli attivisti – crediamo fortemente che il cittadino debba tornare protagonista nella vita politica non soltanto durante le elezioni, ma anche durante gli anni del mandato elettorale assegnato alle varie forze politiche perché solo in questo modo la politica potrà tornare ad essere avvicinata dai cittadini e avvicinarsi ai cittadini”.