Mano pensate contro l’abbandono dei rifiuti da parte dell’amministrazione comunale di Castelfranco di Sotto. Il sindaco Gabriele Toti non ha mezzi termini e dopo il sesto caso in tre mesi di abbandono dei rifiuti nel centro cittadino, sceglie la linea dura e dà il via alle sanzioni.
“L’ultimo episodio, in meno di tre mesi l’abbiamo riscontrato sei casi di abbandono dei rifiuti domestici nel centro storico – dice il sindaco Gabriele Toti. Una situazione che non può essere tollerata. Quindi abbiamo deciso non solo di sanzionare le persone che riusciamo a rintracciare, ma anche di fare scattare tutti gli accertamenti per capire la regolarità della pozione contributiva del cittadino nei confronti della Tari, ovvero accertare in primo luogo se si tratta di un evasore, oppure se le dichiarazione che ha rilasciato al Comune sono mendaci. Insomma il nostro obiettivo è fermare questo fenomeno e chi commette questa contravvenzione deve sapere che non si tratta solo di pagare una multa di 500 euro, ma che da lì scatta anche una serie di controlli, sulla sua posizione contributiva, sulla superficie della casa, sul numero dei componenti del nucleo familiare, ovvero su tutti quei parametri che concorrono a determinare la Tari. Inoltre fare anche controlli incrociati per andare a capire meglio la posizione del cittadino”.
Nel caso di abbandono dei rifiuti in prossimità, ad esempio dei cestini pubblici filo strada, a Castelfranco nel centro storico è in vigore la raccolta porta a porta, quando vengono trovati i sacchetti di immondizia, per lo più indifferenziata scatta subito l’indagine da parte della polizia municipale. E in sei casi gli agenti sono riusciti a risalire ai proprietari di quei rifiuti abbandonati, l’ultimo caso è quello di domenica scorsa quando alcuni sacchetti abbandonati nel centro cittadino erano poi stati sprarsi per strada forse da animali randagi. Dentro al sacchetto l’assessore all’ambiente Nardinelli, che ha fattivamente rimossi l’immondizia, essendosi trovato alla scena, ha trovato una bolletta intestata alla proprietaria, ovviamente è subito partita la sanzione di 500 euro. Questo è solo l’ultimo caso, perché la polizia municipale – spiega il comandate Giacomo Pellegrini – dall’inizio dell’anno principalmente nel centro storico ha rintracciato sei trasgressori. La cosa che colpisce è che si tratta di persone giovani, che per non fare la differenziazione dei rifiuti producono immondizia indifferenziata che poi non sapendo dove conferirla la abbandonano. Nell’ultimo caso quello di domenica la signora piuttosto giovane addirittura si è scusata quando la abbiamo rintracciata, ma ormai era scattata la sanzione, scusarsi in questi casi serve a poco, bisogna evitare di abbandonare i rifiuti, anche gli altri casi analoghi sono stati rintracciati dall’analisi dei rifiuti lasciati in giro dove abbiamo trovato elementi che riconducevano al proprietario, oppure anche grazie a testimonianze dei cittadini. I nostri controlli e interventi in caso di rifiuti abbandonati nel territorio comunale e nel centro storico continueranno e continueremo a sanzionare i trasgressori”. “E’ una questione di decenza e di decoro – ha aggiunto l’assessore Nardinelli, l’impegno di questa amministrazione fin dalla campagna elettorale era migliorare il decoro urbano del centro storico e ci stiamo lavorando, il caso dei rifiuti è poi particolarmente odioso in primo luogo per il decoro urbano, e poi nei confronti dei cittadini che con diligenza fanno la raccolta differenziata e pagano le tasse. Per questo vogliamo intervenire pesantemente su questo reato anche attraverso gli accertamenti”. Il sindaco Toti dopo aver presentato questa nuova linea amministrativa in fatto di rifiuti, ha voluto sottolineare l’impegno di tutti cittadini che hanno contribuito a far diventare il comune di Castelfanco uno dei più attivi nella raccolta differenziata dei rifiuti, arrivata all’80 per cento.
Sulla questione rifiuti alla fine Toti ha anche annunciato che sono partiti gli accertamenti da parte della polizia municipale per risalire a chi abbandonato quelli industriali ritrovati nel bosco di Montefalcone. “Abbiamo proceduto ad individuare il proprietario del terreno e ora stiamo cercando il responsabile dell’abbandono dei rifiuti a cui appena riusciremo a rintracciarlo faremo pagare lo smaltimento e la rimozione dei rifiuti. Si tratta di una spesa pesante che vorremmo far pagare al responsabile, comunque possono dire ai cittadini che stiamo lavorando anche su questo fronte. Per il momento invece non è possibile rimuovere i rifiuti ritrovati circa tre anni fa nel padule di Bientina lungo la via Bientinese tra Orentano e Altopascio, proprio al confine. Quei rifiuti emersi durante gli accertamenti per l’incendio della torba, che poi è pulper di cartiera sono lì, e vengono monitorati costantemente , Arpat mi ha garantito che non ci sono problemi dal punto di vista ambientale, dopo aver fatto periodicamente dei carotaggi di controlli e dei prelievi sulle acque. In quel caso essendo li da anni i rifiuti, non è possibile risalire al proprietario e per il comune è troppo oneroso in questo momento rimuoverli, comunque sono dei “sorvegliati speciali” dal punto di vista ambientale. Certo è che questi rifiuti arrivano dalla zona lucchese dal distretto cartario visto che si tratta di scarti di lavorazione del ciclo produttivo della carta”.
Gabriele Mori