
Open day affido è l’iniziativa organizzata dai comuni di San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto e Montopoli in Valdarno, attraverso la Società della salute, e il Centro affidi Gianburrasca Valdarno inferiore, con il supporto della Regione Toscana e del Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della Famiglia.
Domenica 12 aprile alle 14,30 alla Casa Culturale di San Miniato Basso sarà una giornata di festa, rivolta a tutta la popolazione dei comuni del Valdarno Inferiore, nonché un’importante occasione per promuovere la disponibilità di persone singole e famiglie ad accogliere bambini e bambine, ragazzi e ragazze che possano avere bisogno di una vicinanza affidabile e positiva. “L’intenzione di un evento come quello di San Miniato Basso – dice Andrea Mirri, responsabile dell’unità operativa semplice minori e famiglie – è quella di coinvolgere la comunità e questoè possibile anche grazie alla partecipazione delle associazioni di volontariato. L’evento è il primo passaggio dell’attività che andrà avanti durante l’anno”. Mirri ha ribadito la distinzione tra adozione e affidamento perché i termini spesso sono confusi: “Se l’adozione è un monocolore, l’affidamento è un arcobaleno. Infatti l’adozione sostituisce la potestà genitoriale mentre l’affidamento la integra, non interrompe ma sostituisce il rapporto con i genitori”. L’affidamento prevede un’accoglienza da parte delle famiglie sia a tempo pieno che per periodi brevi come il fine settimana. L’obiettivo del centro affidi è quello di far crescere il bambino insieme ai genitori e non di allontanarlo da loro. “Nel Valdarno inferiore ci sono 52 minori in affidamento – afferma Andrea Varani del centro affidi – di cui 42 bambini italiani e 10 stranieri. Castelfranco si piazza al primo posto con 17 affidi, Montopoli e Santa Croce vedono 13 affidi a testa e San Miniato chiude con 9 bambini in affidamento”.