Potrebbe essere vicina ad aziende oggi sotto inchiesta nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria su Mafia Capitale, la coop che dovrà organizzare e gestire i 70 profughi in arrivo a Santa Croce sull’Arno.
A dirlo sono Rebeldia e l’associazione Africa Insieme, attive nell’accoglienza ai migranti. “Ad aggiudicarsi l’appalto – si legge in una nota delle associazioni pisane – è stata infatti Rti, una rete di aziende la cui capofila è la cooperativa romana Tre Fontane, a sua volta parte del consorzio Casa della Solidarietà”. Secondo quanto riferito dai rappresentanti delle associazioni, alcune della imprese collegate al consorzio, sarebbero finite nel mirino dei magistrati romani. Da precisare che l’azienda che opererebbe a Santa Croce ad oggi è estranea ai fatti. “Con un’inchiesta ancora in corso – continuano dalle associazioni pisane -, e con accuse che, se confermate, sarebbero gravissime, la prefettura affida a queste stesse cooperative la gestione dell’accoglienza di 70 profughi in Toscana. Le indagini su Mafia Capitale ci raccontano di migranti usati come strumento per business e malaffare e di cooperative che si arricchiscono a spese della disperazione e della fragilità sociale delle persone accolte”.
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