Fiera Fimec, dal Brasile nuove opportunità commerciali

Una delegazione di concerie del comprensorio del cuoio ha partecipato alla fiera Fimec in Brasile. Il viaggio oltreoceano fa parte del progetto coordinato dall’Assoconciatori con il sostegno di Toscana promozione e Camera di commercio di Pisa.
Dal 17 al 20 marzo i conciatori presenti alla fiera brasiliana di Novo Hamburgo, nello Stato di Rio Grande do Sul, hanno potuto verificare nuove opportunità commerciali sul mercato sudamericano. Tra i circa 600 espositori in fiera, una delle maggiori in Brasile per il settore di cuoio e calzature con circa 50mila visitatori di media, anche una delegazione di aziende conciarie toscane, ospitate nell’apposito stand individuato dal logo Pelle di Toscana. “Ora possiamo avere uno spaccato ancora più chiaro delle dinamiche commerciali del conciario legate alle nuove rotte dell’export – spiega il direttore Assoconciatori Piero Maccanti – e verificare se ci possono essere reali opportunità per i nostri imprenditori dopo che nelle due precedenti fiere cui abbiamo partecipato in Brasile prima abbiamo illustrato i punti di forza della nostra produzione e poi avviato un primo dialogo con alcuni produttori locali”. Cuoio, calzature, concerie, macchinari, prodotti chimici e suole per scarpe sono tra i principali segmenti di interesse della fiera Fimec, visitata da operatori provenienti da tutto il mondo e sostenuta dalle principali organizzazioni di cuoio e calzatura del Brasile, attualmente tra le prime 7 economie del pianeta, con un fitto sistema di relazioni commerciali con l’Italia, che negli ultimi due anni ne è stata l’ottavo fornitore, secondo a livello europeo dopo la Germania. “L’export è per i conciatori una risorsa fondamentale – continua Maccanti – e la partecipazione a fiere di settore in Brasile è uno strumento che può farci rendere conto in concreto di opportunità e criticità di questo mercato. Conclusa la partecipazione alla fiera Fimec, e in considerazione dei risultati ottenuti a seguito delle due precedenti esperienze fatte alle fiere Francal e Couromoda, potremo tracciare un bilancio complessivo su quali riscontri possono arrivare da questo Paese”.