Il ponte fa crollare gli affari, ma “Era necessario”

11 marzo 2015 | 12:03
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Il ponte fa crollare gli affari, ma “Era necessario”
Il ponte fa crollare gli affari, ma “Era necessario”
Il ponte fa crollare gli affari, ma “Era necessario”
Il ponte fa crollare gli affari, ma “Era necessario”
Il ponte fa crollare gli affari, ma “Era necessario”
Il ponte fa crollare gli affari, ma “Era necessario”

Il ponte sull’Egola, una volta terminato l’intervento di ristrutturazione, porterà dei vantaggi in termini di sicurezza ai cittadini della frazione e non solo, ma nel frattempo la chiusura della Tosco Romagnola sta causando i primi malumori tra i commercianti della zona che da quando la strada è stata chiusa, con l’inizio dei lavori hanno visto contrarsi il loro giro d’affari.

Sia chiaro nessuno è contro l’intervento di miglioramento al ponte, ma i più sostengono che la viabilità poteva essere organizzata meglio, lasciando un maggiore transito di automobili nel centro del paese, dove poi ci sono la maggior parte della attività commerciali. “Le vendite sono calate del 30-40 per cento – afferma Claudio Di Graziano, titolare dell’Antica Tabaccheria e consigliere del Centro commerciale naturale di Ponte a Egola -. Era necessario fare il ponte, ma la viabilità andava studiata meglio. Insieme agli altri commercianti avevamo chiesto alla polizia municipale di mettere il doppio senso in via Oberdan in modo da non costringere gli abitanti e gli automobilisti a fare il giro da via Diaz. Con meno persone che passano qui davanti è inevitabile una flessione delle vendite”. Accanto all’edicola, il bar Arcobaleno non se la passa meglio: “Abbiamo registrato un calo dei consumi significativo soprattutto nelle colazioni – dice il proprietario Cristian Torrini -. Da quando ci sono i lavori sul ponte molti dei nostri clienti abituali non vengono più perché perdono troppo tempo per arrivare qui, per fortuna ci sono le scuole a darci una mano”. Anche la panetteria Il Centi nella prima settimana di lavori ha registrato un calo dei consumi da parte dei clienti. I gestori spiegano: “Soprattutto la mattina non abbiamo più le vendite di prima. Ci difendiamo con il commercio locale generato dalla presenza delle scuole, abbiamo molti studenti che vengono qui. Per quanto riguarda il ponte – comunque preferiamo lavorare meno in questo periodo che rimanere chiusi a lungo per un alluvione”. Anche l’estetica Ego ha visto un flessione dei clienti tanto che la titolare Giusi di Muro commenta: “Noi per fortuna lavoriamo su appuntamento e abbiamo una clientela consolidata altrimenti con questa chiusura del ponte saremmo messi male. Qualche cliente però al momento lo abbiamo sicuramente perso”.
Insomma preoccupazione da parte degli esercenti, che temono e in parte hanno anche già visto contrarsi il loro giro di affari, ma comunque in generale da parte di tutti c’è anche comprensione e apprezzamento per i lavori al ponte che dovrebbero risolvere un problema che si trascinava da anni. Tutti a questo punto sperano che l’intervento proceda secondo il cronoprogramma e quindi che il 31 maggio il ponte sia nuovamente transitabile. Di questi aspetti i commercianti parleranno nella prossima riunione fissata per lunedì 16 marzo alla scuola media Buonarroti dove incontreranno il direttore dei lavori.

Le foto

Guido Fiaschi