Palio di Fucecchio, Spinelli: “Nessun buco di bilancio”

5 marzo 2015 | 15:43
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Palio di Fucecchio, Spinelli: “Nessun buco di bilancio”

Alessio Spinelli risponde alle numerose critiche ricevute dopo che l’amministrazione comunale ha dato un contributo di 20mila euro all’associazione Palio per coprire alcune spese relative all’edizione 2014. Secondo il primo cittadino ci sono state troppe strumentalizzazioni.

“Vorrei che le persone che hanno polemizzato uscissero allo scoperto – dichiara Spinelli -. Facciamo chiarezza. Chi sta con il Palio e chi sta contro? Io sono dalla parte del Palio. Altri invece, come alcuni membri della commissione che si sono astenuti o hanno votato contro la concessione del contributo, hanno preferito nascondersi dietro inutili tecnicismi contabili. Disquisiscono sul fatto che fosse meglio trovare i soldi con una variazione di bilancio piuttosto che attingendo dal fondo di riserva. In sostanza però sono sempre soldi pubblici. Forse è bene ricordare che l’associazione Palio non è una società privata ma un’associazione del comune di Fucecchio, tanto è vero che i vertici sono nominati dal sindaco di turno e l’evento viene organizzato con il fondamentale contributo economico del comune. Se a causa del maltempo i costi della prossima edizione non dovessero essere coperti dagli introiti dell’incasso chi pensano che dovrebbe coprirli? Il Palio è una manifestazione del comune di Fucecchio, il resto sono chiacchere da bar. Che poi in futuro si debba cercare strategie diverse per rendere l’evento più autonomo da un punto di vista finanziario siamo tutti d’accordo ma fino a quel momento il destino del Palio è nelle mani del comune. E per fortuna a guidare l’amministrazione comunale c’è un sindaco e una giunta che hanno a cuore le sorti del Palio e che fanno, e faranno, tutto il possibile affinchè il Palio sia sempre più bello. Io sono rimasto sulle stesse posizioni del mio programma elettorale. Altri, invece, ho visto che il Palio lo hanno sostenuto molto durante la campagna elettorale ma poi quando c’è stato da sostenerlo nei fatti, come in commissione, sono stati i primi a tirarsi indietro”.