La “storia” del Festival sulle poltrone della Ama by Aeffe Machinery






Questa volta a sedersi sulle poltrone della Ama by Aeffe Machinery è stata la storia del festiva di Sanremo, ‘il Pippo nazionale’, lui che di Festival ne ha condotti ben 13. Era il caldo 1968 quando Pippo Baudo, che detiene il record di conduzioni, salì per la prima volta sul palco dell’Ariston.
Un’edizione che sarebbe stata preludio di un anno passato alla storia e che cambiò poi nelle edizioni successive anche il modo di fare musica e di pensare il Festival. Una visita inattesa al Sanremo Lounge, allestito negli spazi dell’Hotel Royal e arredato con le poltrone di Federico Pasqualetti, che ha letteralmente galvanizzato tutti: dai tecnici ai pr presenti. Lui quando si parla di festival come ha dimostrato nella terza serata dell’edizione 2018, quella di Claudio Baglioni, è la massima autorità. Ha presentato decine e decine di cantati, tra esordienti e big e ha visto il festival cambiare e mutare con il cambiare del tempo e della televisione. Il suo nome e la sua immagine rimane infatti fortemente legata nell’immaginario collettivo anche al teatro dell’Ariston. Un esperto e un testimone come ha dimostrato oggi parlando con i giornalisti presenti nel salotto ‘buono’ del festival arredato con le poltrone, nate e realizzate tra Bientina e Santa Croce sull’Arno. Pippo poi, a microfoni spenti, ha ricordato la provincia di Pisa come un luogo a cui è molto legato per questioni personali.
*Nell’ultima foto Pippo Baudo con Aldo Vitali, direttore di Tv Sorrisi e Canzoni e Marco Vanni