Emergenza caldo, regole di prevenzione e consigli per non affollare i Pronto soccorso

Tutti i numeri da chiamare tra Pisa, Valdera e Val di Cecina

In risposta alle richieste di cura e assistenza per l’emergenza caldo, anche per ridurre gli accessi inappropriati al pronto soccorso, l’Azienda Usl Toscana nord ovest rafforza la rete dei servizi.

“Il primo riferimento – spiega la direttrice della Società della Salute, Cristina Laddaga – è il proprio medico di medicina generale nei giorni feriali e il medico della continuità assistenziale (ex guardia medica) la notte e nei giorni festivi e prefestivi. Le persone fragili, se già in carico agli infermieri di famiglia, hanno a disposizione, oltre che il numero del proprio medico di famiglia, anche il numero di telefono dell’infermiere di riferimento. Si prevede, come avviene in tutto il territorio aziendale, un’ulteriore azione proattiva proprio da parte dell’infermiere di famiglia sugli assistiti in carico per verificarne lo stato di salute.

In questo particolare periodo – dal 20 luglio al 31 agosto – a integrazione del rafforzamento previsto, la SdS pisana mette a disposizione il numero telefonico 050-954041 o 050-954103, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13, a cui i cittadini possono rivolgersi per segnalare situazioni di difficoltà: sarà così possibile orientare la richiesta nell’ambito dei servizi disponibili sul territorio a valenza socio-sanitaria”.

Per i cittadini della SdS Alta Val di Cecina – Valdera, dopo il medico di medicina generale nei giorni feriali e il medico della continuità assistenziale (ex guardia medica) la notte e nei giorni festivi e prefestivi, ci sono i medici di famiglia e medici di continuità assistenziale presenti nelle Case della Salute secondo gli orari.

In questo particolare periodo – dal 20 luglio al 31 agosto – a integrazione delle precedenti indicazioni, la Società della Salute Alta Val di Cecina – Valdera mette a disposizione il numero di telefono 0587- 273626 / 273627 tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 a cui i cittadini possono rivolgersi per segnalare situazioni di difficoltà non urgenti: sarà così possibile orientare la richiesta ad alcuni servizi disponibili sul territorio (infermiere di famiglia o assistente sociale)”.

Le buone pratiche per prevenire o evitare problemi

In questo periodo di grande caldo, sono sempre più importanti le buone pratiche per evitare i colpi di calore. In particolar modo, sono gli anziani a dover porre attenzione alle piccole azioni quotidiane per vivere i mesi più caldi dell’anno in serenità.

La prima indicazione dell’Asl è quella di ricordarsi di bere molta acqua, almeno 2-3 litri al giorno ad eccezione delle persone con scompenso cardiaco. Bere fa bene e fa bene a tutti ma per gli anziani sono necessarie particolari accortezze soprattutto perché possono avere una minore percezione del senso di sete. Alcune patologie, in particolare quelle legate a disturbi cognitivi, ovviamente non aiutano ricordarsi di bere in maniera adeguata. Per idratare bene il proprio corpo, la cosa migliore è quindi sempre l’acqua naturale, possibilmente a temperatura ambiente. Se l’acqua fa bene, è invece altamente sconsigliata l’assunzione di alcool e anche quella di bevande gassate per dissetarsi. In questo periodo dell’anno poi molte persone fanno uso di prodotti di automedicazione a base di potassio e magnesio: in realtà non sono indicati se non a seguito di indicazione del proprio medico curante.

Un’altra buona pratica da seguire con il caldo torrido di questi giorni è quella di mangiare, salvo controindicazioni, molta frutta e verdura. Sono infatti questi gli alimenti migliori per assumere la giusta quantità di nutrienti utili a controbilanciare il caldo. Da ridurre invece quelli che contengono sale e gli alimenti ipercalorici. In ogni caso è bene fare pasti leggeri e frequenti: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.

Necessario poi osservare alcune accortezze anche negli spostamenti: è bene evitare di uscire nelle ore più calde soprattutto nelle giornate in cui viene previsto un rischio elevato. Deve essere ridotta l’esposizione all’aria aperta in particolare nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 18. E’ sempre consigliabile fare delle passeggiate ma solo nelle ore meno calde della giornata.

Nel caso, è consigliato andare in posti ventilati naturalmente, mentre i luoghi con aria condizionata possono non essere ottimali. L’aria condizionata deve infatti essere utilizzata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. La misura più semplice, in ambito domestico, è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria.

È poi importante vestirsi in maniera adeguata: sempre meglio privilegiare scarpe comode e abiti leggeri di cotone, lino o fibre naturali evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare un cappello leggero e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Mentre se ci spostiamo in auto, è bene ricordarsi di ricambiare l’aria dell’abitacolo prima di iniziare un viaggio anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.