Medicina di genere, Pontedera è ancora Bollino Rosa

“Ottenuto grazie alle competenze, all’impegno, alla professionalità e alla disponibilità di tutti i nostri operatori”
Gli ospedali di Barga, Lucca, Massa, Versilia, Pontedera, Livorno, Cecina e Portoferraio sono tra quelli a cui oggi 30 novembre, in una cerimonia che si è svolta nella sede del Ministero della Salute, la Fondazione Onda ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025. Questo riconoscimento viene conferito ogni anno alle strutture ospedaliere impegnate, in tutte le regioni italiane, nella promozione della medicina di genere, distinguendosi per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo.
Il referente del progetto per l’Azienda Usl Toscana nord ovest è il medico di direzione ospedaliera Sergio Ardis, mentre a ritirare il premio a nome di tutti i colleghi e colleghe degli 8 ospedali premiati sono state la referente del percorso di Livorno Marzia Chellini e la referente di Portoferraio Federica Cetica.
“Un importante riconoscimento – evidenzia la direttrice generale dell’Asl Maria Letizia Casani – alla qualità dei nostri percorsi, ottenuta grazie alle competenze, all’impegno, alla professionalità e alla disponibilità di tutti i nostri operatori: medici, infermieri, tecnici, ostetriche, personale amministrativo. A tutte queste persone va il mio ringraziamento per questo riconoscimento nazionale, che conferma come la nostra Azienda sia in grado di garantire, in tutti i suoi territori, servizi a misura di donna”.
Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati a livello nazionale sono aumentati, passando da 354 a 367.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e una alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno, due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.