Morti in culla: i consigli per ridurre il rischio

Evento imprevedibile

La sindrome della Morte Improvvisa del Lattante (Sids), conosciuta anche come “morte in culla”, è un fenomeno ancora non del tutto noto nonostante decenni di ricerca intensiva che può colpire i bambini nel loro primo anno di vita. Si tratta di un evento imprevedibile in cui un neonato apparentemente sano, in assenza di segni premonitori, muore inaspettatamente durante il sonno.

Si stima che la colpisca più di 250 bambini all’anno in Italia.
Se le cause della Sids rimangono oscure, la letteratura esistente suggerisce un’interazione complessa di fattori biologici, ambientali e genetici e la letteratura più recente conferma una riduzione fino a 50% del rischio SIDS con il controllo dei principali fattori predisponenti.

I fattori di rischio noti includono il posizionamento prono durante il sonno, l’esposizione al fumo di tabacco (prenatale e postnatale), l’uso eccessivo di coperte o cuscini, la condivisione del letto e un ambiente di sonno sovra-riscaldato.
Studi neurologici hanno rivelato anomalie nelle strutture cerebrali coinvolte nel controllo della
respirazione e del risveglio nei neonati affetti da Sids
Le ricerche attuali si concentrano sulla comprensione dei disturbi del sonno, delle alterazioni
genetiche e della regolazione autonoma della temperatura, del respiro e del risveglio che potrebbero contribuire alla suscettibilità alla Sids.

I 5 consigli per ridurre il rischio

Se le cause della  sono ancora sconosciute sono ben noti alcuni comportamenti preventivi da adottare nei primi mesi di vita, fino al compimento del primo anno di età.

Posizione supina

La posizione più idonea per dormire è quella sulla schiena: non fate dormire il vostro bambino a
pancia sotto e nemmeno sul fianco.

Fatelo dormire su un materasso rigido, coperto da un lenzuolo con angoli e senza cuscino: non
utilizzate altre lenzuola, coperte, trapunte, paracolpi, peluche o altri oggetti morbidi.
Fatelo dormire nella vostra stanza ma non nel letto con voi.
I dispositivi di seduta, come seggiolini per auto, passeggini, dondolini, sdraiette, marsupi e
imbracature per neonati, sono sconsigliati per il sonno, così come divani e poltrone.

Niente fumo

Non fumate (anche svapo e fumo passivo) durante la gravidanza.
Non fumate (anche svapo e fumo passivo) quando il bambino è nato e non tenete il bambino in
ambienti dove si fuma. Il fumo, compreso lo svapo, aumenta il rischio che i bambini nascano
prematuri e sottopeso alla nascita, entrambi fattori di rischio per la SIDS. Per lo stesso motivo
sono da evitare l’uso di marijuana, oppioidi, droghe e soprattutto di alcol, durante la gravidanza e
dopo il parto.

Fresco è meglio

Non coprite troppo il neonato e non avvolgetelo stretto nelle coperte.
Tenetelo lontano da fonti di calore: la temperatura ambientale ideale per il sonno è di 18-20° C. Se
il bambino ha la febbre può aver bisogno di essere coperto di meno, mai di più.
Se è necessario coprirlo, lo strumento più sicuro è il sacco-nanna.

Allattatelo al seno

Il latte materno è il miglior alimento per un neonato: se possibile, allattate il vostro bambino al seno.
L’allattamento al seno fornisce al neonato un sistema immunitario integrato e i bambini allattati al
seno si svegliano più facilmente dal sonno.
È importante rimanere sveglie durante l’allattamento. Dopo la poppata il bambino deve tornare nel
suo lettino.

Il ciuccio durante il sonno può ridurre il rischio  

Per evitare il rischio di strangolamento, il ciuccio non deve essere mai attaccato ai vestiti del
bambino, a peluche o al collo. È possibile introdurlo dopo il primo mese di vita ad allattamento
avviato, senza forzare se il bambino lo rifiuta.
Se il bambino perde il ciuccio questo non va reintrodotto e non va mai immerso in sostanze edulcoranti. È utile sospenderne l’uso entro l’anno di vita.

Cosa continuiamo a sbagliare? Falsi miti sulla nanna sicura e sulla Sids
Bed sharing: nessuna giustificazione
Tra condividere la camera e condividere il lettone c’è una grande differenza in fatto di sicurezza. Il
lettone ha cuscini morbidi, lenzuola e coperte che si possono spostare mentre si dorme e in cui il
bambino può rimanere impigliato o schiacciato, rischiando il soffocamento. Anche se piccolissimi, i
bebè si muovono e possono scivolare negli spazi tra il materasso e la struttura del letto, o ritrovarsi a pancia in giù. Finché non si stabilisce un ritmo di sonno e poppate, i neogenitori risentono inoltre
di una forte stanchezza: quando si appisolano spesso entrano in un sonno profondo, diventando
meno risvegliabili. Una situazione che, di nuovo, può essere pericolosa se nel letto o sul divano con
loro c’è un bambino di pochi mesi. Il bed-sharing non è l’unico mezzo efficace per creare un rapporto di vicinanza fra madre e bambino o fra genitori e bambino. Consigliandolo, si elimina una regola di prevenzione fondamentale in nome di una presunta “naturalità” assolutamente rischiosa. C’è anche chi auspica il breastsleeping come formula di allattamento al seno sicura.

Qui il messaggio positivo
-l’allattamento al seno riduce il rischio SIDS – cancella un altro messaggio altrettanto importante:
condividere la camera con il neonato ma non il letto è il sistema più sicuro per proteggere i neonati
dalla SIDS e da altre morti infantili legate al sonno.

Prevenzione fino a 12 mesi
Il fatto di parlare di “morte in culla” induce a credere che la Sids colpisca i neonati di poche
settimane, tanto che c’è chi consiglia di lasciare la posizione supina e di far dormire il bebè sul fianco già dai 3 mesi di vita. Altre volte, invece, l’errore è pensare che il potenziale letale si riduca dal sesto mese in poi. Entrambe queste informazioni sono errate e pericolose: abbassare la guardia al terzo mese significa esporre il bambino al periodo di maggiore incidenza della Sids che è proprio tra i 2 ai 4 mesi di vita. Questo “picco”, tuttavia, non deve neppure far pensare che passata la boa del sesto mese il pericolo scompaia: la Sids può verificarsi per tutto il primo anno di vita.

Il cuscino anti soffico non esiste
Il cuscino anti-soffoco è un nonsenso: anche se traspirante, anche se in memory foam, il cuscino
non va utilizzato nel primo anno di vita. Nemmeno i cuscini “anti-reflusso” né quelli per i bimbi che
hanno la “testa piatta”. Il problema della testa piatta non può diventare più importante della
prevenzione della SIDS, tanto da sacrificare la posizione a pancia in su. È un problema temporaneo
a cui si può tranquillamente ovviare mettendo il bebè a pancia in giù durante il giorno, nel cosiddetto “tummy time”, l’ora del pancino, in cui il piccolo da sveglio può esercitare i muscoli di testa, collo e braccia.
Stesso discorso per il reflusso: per evitarlo bastano semplici accorgimenti: pasti piccoli e frequenti,
soste durante la poppata per il ruttino, posizione verticale sia durante che dopo il pasto. E se
qualcuno ancora mette il bimbo a pancia in giù per paura che il rigurgito lo soffochi, va ricordato
che proprio in questa posizione l’esofago è sopra la trachea e quindi risulta più facile che eventuali
rigurgiti possano entrare ed essere aspirati. Un altro motivo per coricare i piccoli sulla schiena!

Si apre simbolicamente alle 20 del 7 ottobre, con l’illuminazione dell’Ospedale degli Innocenti, la Settimana mondiale della Consapevolezza sul Lutto Perinatale. Firenze è infatti la città che ospita la conferenza internazionale dedicata alla morte in culla e alla morte perinatale dell’Ispid International Society for the study and prevention of Perinatal and Infant Death.

A fare gli onori di casa l’Associazione “Semi per la Sids”, onlus che in Italia riunisce i genitori che hanno perso i propri bimbi a causa della cosiddetta “morte in culla”, e la Fondazione Meyer, che supporta le attività di comunicazione e raccolta fondi per l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.

Dal 6 all’8 ottobre 2023 la conferenza Ispid affronterà, con il supporto dei maggiori studiosi di tutto il mondo, le questioni di natimortalità, morte neonatale, sindrome della morte improvvisa del lattante (Sids) e morte improvvisa inaspettata nell’infanzia (Sudi). L’obiettivo è condividere le strategie per affrontare efficacemente i gravi problemi della morte in utero, della morte neonatale, della Sids e della Sudi. I nei paesi ad alto, medio e basso reddito, mettendo a sistema sia la ricerca più innovativa sulle loro cause sia le pratiche più sicure per la prevenzione. Il programma include sessioni plenarie e parallele che forniranno opportunità di discussione, apprendimento condiviso e trasferimento di conoscenze da parte di esperti del settore, inclusi genitori e amministratori pubblici.

Firenze 2023 è un appuntamento particolarmente rilevante per tutti noi poiché sarà la prima conferenza in presenza dopo la pandemia, in cui torneremo a confrontarci sulle cause delle morti improvvise nell’infanzia. L’ipotesi più accreditata per spiegare la SIDS resta quella del «triplice rischio», ovvero la concomitanza di età critica (il primo anno di vita, con una finestra di maggior rischio tra i 2 e i 4 mesi), fattori di rischio epidemiologico e ambientale (posizione prona, bed sharing, etc. cfr. scheda allegata) e una vulnerabilità biologica, legata ad alterazioni a carico delle strutture troncoencefaliche implicate nel controllo del cuore e del respiro. Sono emerse negli anni nuove evidenze scientifiche che identificano in alcune variazioni nel metabolismo di neurotrasmettitori quali la serotonina, la dopamina o l’orexina dei tratti che aumentano il rischio SIDS ma dobbiamo ricordare che, anche se ci piacerebbe trovareil colpevole” per la SIDS, non esistono ad oggi marcatori in grado di predirla. Piuttosto, ancora molto può essere fatto per la prevenzione: il 90% di queste morti improvvise sono legate a pratiche di sonno non sicure, come il bedsharing, che non vanno incoraggiate. – spiega Raffaele Piumelli, pediatra e co-presidente della conferenza.

I genitori sono al centro del lavoro di Ispid: lavoriamo attivamente per garantire che i contenuti della conferenza siano rilevanti per le famiglie e perché tutti i partecipanti – spesso colpiti dal trauma del lutto perinatale – trovino un ambiente accogliente e di supporto. Abbiamo previsto un momento comunitario per commemorare la perdita dei nostri bambini e insieme all’Associazione CiaoLapo diamo il via alla Baby Loss Awareness Week illuminando un luogo simbolo della tutela dell’infanzia come l’Ospedale degli Innocenti, ma soprattutto siamo impegnati nel diffondere la conoscenza delle pratiche per la nanna sicura e l’accesso agli strumenti di prevenzione più adeguati a tutte le famiglie, indipendentemente dal reddito, dalla scolarizzazione e dal Paese di provenienza.” – spiega Allegra Bonomi, presidente di Semi per la Sids

La partecipazione alla conferenza di Firenze 2023 è da tutto il mondo: sono rappresentati i principali paesi europei nonché d’oltreoceano come Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Centro e Sud America per circa 400 partecipanti, suddivisi in operatori sanitari del settore pediatrico e famiglie.

L’Associazione Semi per la Sids onlus

Nata a Lucca nel 1991 per iniziativa di Pietro e Cristina Sebastiani, insieme a un piccolo gruppo di genitori SIDS, familiari e amici. Oggi riunisce i genitori italiani che hanno perso i loro bambini per la SIDS, altri sostenitori e operatori sanitari.

L’impegno prioritario di SEMI PER LA SIDS è assistere in tempi rapidi le famiglie colpite dal lutto perinatale. Agisce inoltre per sostenere la ricerca e favorire una cultura di prevenzione, diffondendo materiale informativo realizzato in collaborazione con i centri SIDS regionali, con l’approvazione del Ministero della Salute e delle principali associazioni mediche. L’associazione non ha scopo di lucro, è gestita da volontari e vive di donazioni liberali. http://www.sidsitalia.it/

Baby Loss Awareness Week

La Settimana della Consapevolezza sul lutto perinatale è un evento annuale che si svolge dal 9 al 15 ottobre, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la comprensione delle esperienze delle persone che hanno subito la perdita di un bambino sia durante la gravidanza sia poco dopo la nascita. Genitori, familiari, amici e professionisti della salute si uniscono per condividere le proprie storie, esperienze e risorse, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione della perdita perinatale. La Baby Loss Awareness Week offre anche un’opportunità per onorare la memoria dei bambini e sostenere coloro che stanno affrontando un lutto. Nata negli USA, si è estesa in tutto il mondo: ogni anno chi aderisce partecipa accendendo una candela per almeno un’ora dalle ore 19 del 15 ottobre: l’onda di luce intorno al mondo, la “wave of light”, è un’iniziativa mondiale che commemora le morti perinatali.

La Ispid International Conference di Firenze 2023 gode del patrocinio di:
Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Neonatologia (SIN), Federazione Italiana Medici e Pedriatri (FIMP), Società Italiana Medicina Perinatale (SIMP), American SIDS Institute (ASI), American Association of SIDS Prevention Physician (AASSP), Associaciòn Latino-americana de Pediatrìa (ALAPe), Comune di Firenze.
E del sostegno di numerose associazioni in tutto il mondo:
Ciao Lapo (IT), Cribs for Kids (USA), First Candle (USA), Kid&S (USA), The Lullaby Trust (UK), SUDC (UK), Red Nose (AUS), Naître et vivre (FR), Charlie’s Kids Foundation (USA), Global Infant Safe Sleep Center (USA).