Domani è la giornata mondiale senza fumo: ecco come smettere

30 maggio 2023 | 20:22
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Domani è la giornata mondiale senza fumo: ecco come smettere

Ricorre domani 31 maggio “La giornata mondiale senza fumo”. In centri antifumo dell’Asl Toscana nord ovest saranno aperti dalle 9 alle 12 per consulenze sui diversi metodi di dissuasione dal fumo. La Asl attraverso i centri antifumo e i programmi di prevenzione, da anni sostiene chi desidera smettere di fumare con specifici interventi di educazione e promozione della salute, trattamenti di tipo individuale e di gruppo che si basano su un approccio cognitivo – comportamentale, in alcuni casi integrati con l’impiego di terapie farmacologiche mirate.

“Il fumo è tra i fattori di rischio che concorrono maggiormente allo sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie – spiega Maurizio Varese, responsabile dell’area delle dipendenze dell’ASL Toscana nord ovest – ed è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei più gravi problemi di salute pubblica globali.

Il problema delle morti da fumo di tabacco, se pur abnorme, è quello maggiormente arginabile tramite interventi sanitari strutturati e integrati. Smettere di fumare dà vantaggi immediati a vari organi come cuore e polmoni e chi smette prima dei 35 anni, secondo l’American Cancer Society, annulla del 90% le conseguenze negative sopra descritte. Per questo invito tutti a recarsi nei nostri centri dove sono presenti professionisti formati e motivati. Smettere di fumare è possibile, e se la sola forza di volontà non basta, si possono seguire i percorsi di disassuefazione al fumo organizzati dalla Asl”.

Secondo una stima del maggio 2022 dell’Istituto Superiore di Sanità, quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) fuma tabacco. Dal 2019 c’è stato un incremento del 2,2%, e nell’ultimo anno si sta assistendo a un incremento nella percentuale dei fumatori in entrambi i sessi. In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% nel 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre le considera erroneamente meno dannose di quelle tradizionali.

Infatti nell’aerosol generato dai prodotti a tabacco riscaldato, è stato rilevato un contenuto di nicotina simile alla sigaretta tradizionale e diverse sostanze dannose, come composti organici volatili, idrocarburi policiclici aromatici e monossido di carbonio, sebbene in quantità inferiore. L‘Istituto Superiore di Sanità, nella sua valutazione del dossier su IQOS (il primo prodotto a tabacco riscaldato lanciato sul mercato italiano) conclude che, a parità di uso e sulla base dei dati presenti, non ha trovato prove di una riduzione del rischio delle sigarette a tabacco riscaldato rispetto alla sigaretta tradizionale.