Quali sono le Regioni più generose con le mance?

16 ottobre 2023 | 11:53
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Quali sono le Regioni più generose con le mance?

La generosità di un popolo è difficile da quantificare in modo matematico. Tuttavia, attraverso la beneficenza, il numero degli organi donati e la media delle mance lasciate nelle pizzerie o ristoranti può fornire un’idea generale. Sotto queste tre grandi direttrici si può stilare una ‘classifica’ delle Regioni italiane più generose verso il prossimo.

Le mance in vacanza

Le mance, soprattutto quando si va in vacanza, stanno diventando di uso sempre più comune anche tra gli italiani. Inizialmente nasce nei paesi anglosassoni, specialmente negli Stati Uniti d’America dove la mancia è inserita direttamente all’interno del conto e corrisponde ad una percentuale precisa di quanto viene speso. Negli Usa quindi è una pratica consolidata e i lavoratori del settore del turismo fanno molto affidamento a queste entrate per la loro stabilità economica. Un sondaggio condotto da Dreamlines sulle mance in vacanza rivela differenze regionali e internazionali molto interessanti. Le regioni italiane più generose in termini di mance sono la Sardegna (35,73 euro in media), il Piemonte (35,12 euro) e l’Umbria (31,50 euro), seguite da Basilicata, Sicilia e Veneto con una media di 28 euro. Il sondaggio è poi stato rivolto anche a 2.562 ‘crocieristi’ in cui è stato chiesto quali fossero le loro abitudini quando si tratta di dare un generoso extra al personale che si occupa dei servizi durante le proprie ferie. Mediamente, a livello internazionale, vengono lasciati 21,01 euro di mancia al giorno. Inoltre, più caro è il costo della vacanza più corposo sarà l’importo della mancia. Gli italiani lasciano giornalmente una mancia di 23 euro al personale a partire da chi si occupa dei bagagli, ai camerieri, passando per il personale della SPA di bordo. I viaggiatori sotto i trent’anni lasciano una media di 21,63€ per giorno. Questa categoria arriva a lasciare un importo fino al 25% in più rispetto a quanto lasciano i viaggiatori più anziani. Le mance più generose vanno ai baristi, al servizio in camera e al personale del centro Spa.

La beneficenza dopo una vincita

Il metodo più classico di beneficenza è quello di donare denaro a persone o associazioni che curano una determinata area. Molto spesso si tratta di piccole cifre, ma in alcuni casi, chi ha ampie disponibilità economiche, è disposto a donare somme importanti nelle cause in cui credono maggiormente. Da questo spunto nasce il sondaggio di Pollfish che chiedeva agli intervistati come si sarebbero comportati se avessero vinto 5 milioni di euro alla lotteria. In base ad un criterio di punteggio ponderato è stato possibile creare una mappa interattiva delle Regioni con i cittadini più generosi. In testa c’è l’Emilia Romagna con 8,6 punti, mentre il fanalino di coda è la Valle d’Aosta con 0,1 punti.

I numeri delle donazioni degli organi

Un importante modo di aiutare gli altri è quello delle donazioni degli organi. Purtroppo, spesso avviene a seguito di gravi eventi, ma aver predisposto in vita di essere disponibili a donare gli organi dimostra grande generosità. Infatti, grazie ad importanti campagne di sensibilizzazione le opposizioni alla donazione ammontano a circa il 29%. Nel 2022 in Italia sono aumentati i trapianti e le donazioni di organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche. La Rete trapianti del Servizio sanitario nazionale ha confermato il trend di crescita già mostrato nel 2021, completando di fatto il totale recupero dei livelli di attività precedenti all’emergenza Covid, e segnando in molti casi le migliori performance assolute mai realizzate dal sistema trapiantologico nazionale.

È quanto emerge dal report preliminare elaborato dal Centro nazionale trapianti presentato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci insieme al direttore del Cnt Massimo Cardillo e al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro. Gli interventi eseguiti nel 2022 sono stati: 2.038 di rene, 1.474 di fegato, 254 di cuore, 138 di polmone e 38 di pancreas. I dati relativi ai trapianti di rene e fegato si riferiscono agli interventi realizzati da donatore deceduto e vivente. I donatori del 2022 sono stati complessivamente 1.830. Record di trapianti da donatore non consanguineo: sono stati 961 nel 2022 (+ 3.1% rispetto all’anno precedente). Il donatore di cellule staminali emopoietiche ha in media 28.9 anni, è di genere maschile e il prelievo avviene in quasi il 90% dei casi da sangue periferico.