la questione

Keu, Giani: “Dalla Regione 8 milioni di euro per le bonifiche”

19 aprile 2023 | 15:23
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Keu, Giani: “Dalla Regione 8 milioni di euro per le bonifiche”

La risposta del presidente della Toscana all’interrogazione presentata dalla consigliera Irene Galletti

“La Regione Toscana, seguendo tutti gli iter di legge previsti, ha la volontà di sostituirsi agli enti preposti per le bonifiche dei siti inquinati dal Keu”. Lo ha affermato questa mattina (19 aprile) il presidente della giunta regionale Eugenio Giani, rispondendo in aula a un’interrogazione presentata dalla consigliera M5s Irene Galletti.

“Nel frattempo – ha spiegato Giani – la Regione ci mette i soldi. Abbiamo stanziato 5 milioni di euro nel bilancio di previsione e con la prossima variazione abbiamo stanziato 8 milioni di euro. La Regione si costituirà parte civile nel processo affinché i responsabili paghino. Non c’è niente di più trasparente e diretto che possa essere fatto rispetto a quanto sta facendo la Regione Toscana, in stretta collaborazione con la direzione investigativa antimafia e le forze dell’ordine”.

Giani ha inoltre ripercorso varie fasi della vicenda e delle rilevazioni, ricordando che “la Regione ha finanziato con 97 mila euro una convenzione tra Arpat e Università di Pisa per approfondire comportamento e impatto del Keu. E che, inoltre, il settore bonifiche e siti orfani Pnrr della Regione Toscana ha riferito che sulla base delle informazioni di cui disponiamo si ritiene di poter escludere che il Keu possa essere stato commercializzato direttamente dal Consorzio Aquarno per singoli interventi edilizi o di infrastrutture”.

Galletti (M5S): “Keu, sulle bonifiche risposte tardive e insufficienti da Giani”

Irene Galletti ha infatti presentato un’interrogazione in relazione alle recenti rilevazioni sul Keu e agli sversamenti non noti, chiedendo “in che modo la Giunta pensa di attivarsi per l’immediata verifica della presenza di Keu nelle aree della Toscana dove può essere stato sversato a seguito di appalti pubblici o vendite da parte del Consorzio, e per la successiva rapida bonifica e monitoraggio delle matrici ambientali e della salute delle persone”.

Galletti ha ricordato che dopo un anno di analisi Arpat ha elencato i primi effetti del Keu e che “questa progressione nei livelli di pericolo stride con l’atteggiamento tenuto ad oggi dalla Regione. Più si attende – scrive nell’interrogazione – maggiore è la diffusione del danno e il rischio di richieste risarcitorie. Peraltro la Regione, dismesso l’unico soggetto deputato allo studio delle aree inquinate, il Coreas, non risulta ad oggi aver intrapreso, con l’organo a questo succeduto, azioni relative alla questione Keu”. Galletti ha giudicato la risposta “insufficiente e tardiva”.

“Qui rischiamo una nuova terra dei fuochi – ha detto -. I controlli a cui si riferisce la Giunta sono del 2021 e siamo nel 2023. Ci sono 13 siti che attendono ancora di essere bonificati”.