il quadro

Oltre 960 milioni per le infrastrutture toscane

22 dicembre 2022 | 17:30
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Oltre 960 milioni per le infrastrutture toscane

Presentati a Firenze risultati e progetti regionali nei vari settori. All’iniziativa è intervenuto da remoto anche il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini

La mobilità e le infrastrutture tra emergenza e Piano nazionale di ripresa e resilienza sono stati al centro del monitoraggio del Piano integrato infrastrutture e mobilità(Priim), l’iniziativa di presentazione di risultati e progetti nei vari settori, organizzata dalla Regione Toscana che si è tenuta a Firenze al Cinema La Compagnia. All’iniziativa è intervenuto da remoto anche il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.

Ammonta a 967 milioni di euro il totale degli investimenti destinati al finanziamento delle opere per favorire la ripresa economica post pandemia e che arrivano per 837 milioni dal Pnrr e dal Pnc, il Piano nazionale complementare e per 130 milioni di euro dal Fesr, il Fondo regionale per lo sviluppo regionale.

“È in primo luogo con queste risorse – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani – che contiamo di dare una spinta decisa allo sviluppo della Toscana. Ma la Regione interviene anche direttamente con fondi propri per garantire la mobilità a tutto tondo. Penso al trasporto pubblico e al notevole rinnovo delle flotte dei bus (con 173 veicoli nel solo 2022) e dei treni che viaggiano sulle linee regionali. Penso ancora allo sviluppo dei grandi assi viari e ferroviari e a molto altro ancora. Si tratta di un complesso di interventi che, oltre ad avere effetti positivi su mobilità ed infrastrutture, si calcola dia lavoro ad oltre 17500 persone ogni anno, con un contributo notevole anche sul fronte occupazionale”.

Sugli assi viari i più importanti interventi dei quali si attende la conclusione sono la E78 Grosseto Fano, la Pistoia-Lucca e la Prato-Bologna e si attende la partenza di opere come il Nodo dell’Alta velocità, la terza corsia della A11 Firenze-Mare, la ferrovia Empoli-Granaiolo, il Corridoio Tirrenico, e gli Assi di Lucca.

“Il governo – ha aggiunto Giani – ha deciso di investire nel tratto della ferrovia adriatica ma di non farla prioritariamente lungo la dorsale tirrenica che collega la nostra costa a Roma, Genova, Liguria, Piemonte, Francia e tutto il nord ovest dell’Europa. Abbiamo bisogno di colmare un gap e io apprezzo le parole del ministro Salvini spese stamani qui: parole di operatività e di azione. Auspico un lavoro di squadra per realizzare gli aeroporti e le grandi opere. A Firenze ad esempio la pista declinata e a Pisa la ristrutturazione completa del sistema di accoglienza attraverso la nuova aerostazione. Sono contento del riavvio dei lavori dell’Alta Velocità e della Darsena Europa che proprio nei prossimi giorni prenderà il via con la posa della prima pietra portando il pescaggio del porto di Livorno da 12 a 20 metri. Penso anche ai collegamenti della toscana diffusa, la tratta che da Pistoia porta il treno a più binari fino a Montecatini, Lucca; l’elettrificazione della Firenze- Empoli- Siena con il raddoppio della Empoli Granaiolo e le prospettive che si aprono con Autostrade e che possono portare la terza corsia fra Firenze Prato e Pistoia”.

“Abbiamo svolto e continuiamo a svolgere – aggiunge l’assessore regionale alla mobilità e trasporti, Stefano Baccelli – una costante azione di sollecitazione nei confronti di Anas, Rfi e Autostrade affinché rispettino i tempi previsti e garantiscano un servizio all’altezza delle aspettative dell’utenza. Quella che presentiamo oggi è la fotografia di una Toscana che vuole dare una spinta in più al suo sviluppo e che lo fa anche in modo diretto. Lo testimoniano i 600 milioni di euro che destiniamo ogni anno al trasporto pubblico locale, sia su ferro, che su gomma, che via mare. E lo confermano i 200 milioni di euro che gestiamo direttamente in interventi sulle strade regionali come la FiPiLi. la Cassia, la Val d’Elsa, la 69 del Valdarno, la Maremmana, la 325 delle valli di Setta e di Bisenzio, la Francesca, la 70 della Consuma, la umbro casentinese romagnola e la pisana livornese. Insomma stiamo davvero intervenendo in ogni parte della nostra regione ed in ogni settore, dalle grandi opere, alla sicurezza stradale, al trasporto pubblico locale”.

Per ciò che riguarda la sicurezza la Regione ha finanziato manutenzioni per 74 ponti su strade regionali e provinciali per un investimento complessivo fino ad oggi di 37,7 milioni di euro. Quanto al futuro si prevedono gli studi per i potenziamenti delle tratte ferroviarie tra Lucca e Viareggio, della Lucca-Pisa, della Empoli-Pisa e della Poggibonsi-Siena.

Sono in fase di avvio le gare per arrivare all’affidamento dei lavori che porteranno alla realizzazione del ponte sull’Arno a Lastra a Signa e del sabbiodotto, che permetterà un escavo costante e quindi un miglior accesso al porto di Viareggio. E gli interventi sulla portualità riguardano tutti gli scali regionali, da Livorno con lo scavalco ferroviario di collegamento tra porto e interporto, alla Darsena Europa, da Marina di Carrara con la riqualificazione del waterfront, a Piombino con il progetto della nuova bretella di collegamento, a Marina di Campo, Porto S. Stefano e Giglio porto. Ma non sono mancati neppure gli interventi per la mobilità dolce, come quelli sulle ciclopiste dell’Arno, sulla Tirrenica e su quella del sole che collega Verona e Firenze, un settore nel quale la Regione fino allo scorso anno ha investito un totale di 56 milioni di euro.

La giornata si è sviluppata anche con una tavola rotonda sul tema delle infrastrutture come motore di ripresa a cui ha partecipato anche l’assessore all’economia Leonardo Marras.

“Le infrastrutture – ha aggiunto Marras – sono decisive in questa fase di stagnazione: il fatto che ci sia una ripresa degli investimenti pubblici è fondamentale per vedere di sbloccare il grande risparmio privato. Veniamo dal 2008, da una fase in cui l’austerità ha limitato fortemente gli investimenti pubblici, e oggi nelle condizioni in cui siamo, col Covid, le guerre, le conseguenze che ci sono, solo lo Stato può mettere risorse a disposizione del sistema perché nel medio periodo diventino anche volano di occupazione, ma soprattutto perché ci portino in uno stadio superiore, quello che ci consente di avviare un nuovo ciclo produttivo capace di restituire la crescita. Mi pare che è la Toscana sia stata pronta nella presentazione dei progetti, soprattutto quelli legati al recupero e alla qualità ambientale in termini di mobilità sostenibile, di qualità e di tenuta del territorio, e in termini di digitalizzazione, che sono elementi essenziali per guidare la lotta al cambiamento climatico e una nuova fase di sviluppo incentrata sulla sostenibilità”.

Alla tavola rotonda ha partecipato il vice presidente di Ance Vincenzo Di Nardo, l’onorevole Marco Simiani componente della commissione ambiente territorio della Camera, il direttore della direzione competitività territoriale della Toscana Paolo Ernesto Tedeschi.