Covid, al via la sperimentazione clinica degli anticorpi monoclonali

Giani: “Una splendida notizia, potrebbero farci guarire in 3-4 giorni”
Covid e anticorpi monoclonali: la fondazione toscana Life Sciences prosegue con l’avvio degli studi clinici per la verifica della cura.
“Una splendida notizia quella della sperimentazione sull’uomo degli anticorpi monoclonali contro il Covid prodotti in Toscana dal professor Rappuoli – commenta il governatore toscano Eugenio Giani -. Potrebbero farci guarire in 3-4 giorni, siamo orgogliosi di aver investito da subito per la nostra comunità!”
I test saranno effettuati presso l’Istituto Nazionale di Malattie infettive Spallanzani di Roma su 30 volontari adulti sani per verificarne la sicurezza e l’assenza di effetti collaterali. Nelle fasisuccessive su alcune centinaia di malati di Covid-19 per l’ottimizzazione della dose e le verifiche sull’efficacia.
Toscana Life Sciences Sviluppo annuncia infatti, sul proprio sito, che l’anticorpo monoclonale umano MaD0004J08, individuato dal team di ricerca coordinato dal professor Rino Rappuoli come il più promettente in risposta all’infezione da Sars-CoV-2, sarà sottoposto ai trial clinici.
Nello specifico il farmaco è stato prodotto per conto di Tls dal partner industriale Menarini Biotech, presso lo stabilimento di Pomezia, che ha sviluppato il complesso processo tecnologico e produttivo necessario per questi prodotti. Infialato dall’istituto biochimico italiano Giovanni Lorenzini, l’anticorpo sarà testato, nei prossimi mesi, prima sui volontari sani (fase I) per verificarne la sicurezza, e poi su pazienti positivi al Covid19 (fasi successive di sviluppo clinico) per l’ottimizzazione della dose e le verifiche di efficacia.
L’anticorpo oggetto della sperimentazione clinica ha dimostrato finora (in vitro e in vivo) una potenza di neutralizzazione tale per cui è sufficiente un dosaggio più basso rispetto ad altri trattamenti analoghi e potrà così essere somministrato attraverso una iniezione intramuscolare. Una modalità che potrebbe dimostrarsi meno invasiva per il paziente, più agevole per il medico e con un impatto ridotto su strutture ospedaliere e servizio sanitario. Inoltre, si tratta di un anticorpo monoclonale capace di neutralizzare anche la variante inglese e virus che contengono le mutazioni chiave delle varianti sudafricana e brasiliana.
Le fasi successive di sperimentazione coinvolgeranno centinaia di pazienti affetti da Covid-19 per testare, attraverso
Gli anticorpi monoclonali umani sono prodotti sicuri, già ampiamente impiegati in terapia tumorale e approvati da tutte le agenzie regolatorie. Recentemente sono stati usati anche per malattie infettive e nel caso dell’infezione da Ebola hanno rappresentato la prima e unica soluzione per terapia e prevenzione. Riguardo all’impiego contro il Covid 19 gli anticorpi monoclonali rappresentano una terapia ma anche uno strumento di prevenzione (si parla di profilassi passiva). L’anticorpo monoclonale è, dunque, capace di garantire un’immunizzazione passiva, come se fosse una sorta di scudo, oltre a poter essere usato come strumento di diagnosi, utile per sviluppare, per esempio, test diagnostici.