L'opinione del direttore

Alla berlina sui social per ottenere qualche like: meglio una telefonata

12 marzo 2021 | 15:44
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Alla berlina sui social per ottenere qualche like: meglio una telefonata

Le ‘Dirette’ sono realtà aperte al dialogo e al confronto, basta saperlo sfruttare

Il confronto, se si vuole, si compie con gli stessi mezzi. Altrimenti è solo autoreferenzialità senza nessun costrutto.

Nessuno, tantomeno giornalisti impegnati h24 in tempi di pandemia, è infallibile. Nessuno è esente da critiche ma nessuno, soprattutto nell’on line, ovviamente se in buona fede, rinuncia alla possibilità di ritornare in un secondo momento su un passaggio della narrazione poco chiaro o preciso.

Ebbene se questi inevitabili incidenti di percorso (ne sanno qualcosa nelle redazioni dei giornali cartacei dove un errore rimane perennemente affisso al ‘muro del pianto’), però, devono essere strumentalizzati, anche con una certa dose di ironia, per criticare l’intero lavoro di una testata dico e chiedo che la partita si giochi ad armi pari e sullo stesso mezzo.

Riceviamo e ricevo in prima persona, come direttore, decine di telefonate e di messaggi sui diversi mezzi a disposizione in cui mi si segnalano interpretazioni, versioni, visioni diverse rispetto a quelle che vengono pubblicate in tempo reale on line. Spesso non si fa in tempo neanche a pubblicare una notizia che già il telefono squilla per avvertirci che quella foto è meglio di no, che quel passaggio è dubbio, eccetera. Ci confrontiamo, alla pari, ognuno con le proprie versioni e le proprie fonti, poi si affronta il tema con la redazione e si decide se intervenire o meno sull’articolo per migliorarlo, precisare qualcosa, approfondire un passaggio.

Pubblicare, invece, stralci di titoli o articoli sulle proprie pagine Facebook per mettere alla berlina questo o quel giornalista, questa o quella testata, con tanto di passaggi evidenziati in rosso, modello scuola primaria, invece, può essere scorretto se prima non si è dato tempo alla controparte o di giustificare la propria posizione, spiegare o correggere un, legittimo o meno, errore, di cui comunque la testata, direttore in primis, si prende la responsabilità. E soprattutto è scorretto generalizzare, criticare senza capire o cercare di capire, senza chiedere a chi, come noi, darà sempre una risposta perché sempre e comunque raggiungibile.

Su questa testata non troverete mai, come altrove, accuse dirette, strumentali ed ideologiche: non definiremo mai un assessore il più inutile della storia recente o un sindaco incapace o impreparato. Su questa testata non vedrete mai campagne a favore di questo o quel politico, interpellato all’uopo anche se si tratta di parlare del tempo, specie all’avvicinarsi dei periodi elettorali. In questa testata a nessuno verrà negato lo spazio adeguato per esprimersi, anche se ci riserviamo di decidere il dove, il come e il quando di una pubblicazione.

Mettiamo a confronto i fatti e le opinioni per fare in modo che sia il lettore a farsi la propria opinione. E saremo comunque sempre a disposizione per ammettere, e rettificare, errori e inesattezze.

La messa alla berlina social, per esibire alla gogna dei follower plaudenti, la lasciamo ad altri, che evidentemente, pur avendoci in passato cercato per avere un po’ di visibilità, non hanno altri mezzi per conquistare qualche like. Ce ne faremo una ragione.