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Esplode la padel mania: boom di nuovi campi da gioco nel comprensorio del Cuoio

17 giugno 2021 | 12:48
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Esplode la padel mania: boom di nuovi campi da gioco nel comprensorio del Cuoio
Esplode la padel mania: boom di nuovi campi da gioco nel comprensorio del Cuoio
Esplode la padel mania: boom di nuovi campi da gioco nel comprensorio del Cuoio

Tanti i centri sportivi e Tennis club che hanno deciso di riconvertire i terreni destinati ad altri sport

Spuntano come funghi in ogni campo sportivo. Ormai è ufficiale: la padel mania ha contagiato tutti, anche i più pigri. E di conseguenza anche i circoli di tennis si sono riadattati per contenere un’ondata di nuovi appassionati.

Non è solo il fascino latino americano di uno sport imparentato con il tennis ma praticabile a tutte le età. A dare l’input alla padel mania sono state le restrizioni legate all’emergenza sanitaria che, vietando per un lungo periodo gli sport di contatto, hanno fatto scoprire a tanti questa disciplina prima riservata a poche nicchie.

Così come gli sportivi in questo anno sono stati costretti a reinventarsi, anche i gestori degli impianti si sono adeguati per contenere l’impennata di prenotazioni, riconvertendo alcuni campi da gioco destinati ad altre discipline o inaugurandone di nuovi. Così ha fatto l’Asd Tennis Ponte a Egola quando nel dicembre 2020 ha aperto due nuove ‘gabbiette’ da padel o il Padel club Santa Croce, nato ormai più di un anno fa nella cornice dell’omonimo tennis club. Ma anche il centro sportivo Pietro Masoni di Fornacette, tre mesi fa ha riconvertito due campi da calcetto in campi da padel.

Per giocare a questa disciplina basta infatti uno spazio che abbia una lunghezza di almeno 20 per 10 metri di larghezza, separato da una rete al centro che divida le due aree di gioco suddivise a loro volta dalla cosiddetta linea del servizio. Proprio come in un campo da tennis con la sola differenza che ai lati il campo deve essere chiuso da pareti, muri oppure reti che siano piuttosto solide ma anche adatte a far rimbalzare la palla ai lati.

Il regolamento ufficiale è stato redatto dalla moglie di Enrique Corcuera, colui che brevettò il gioco negli anni ‘70. Come tutte le invenzioni geniali, il padel nacque un po’ per caso o meglio più per pigrizia. Pare infatti che il milionario messicano, stanco delle lamentele degli amici quando la palla scappava e finiva nel terreno del vicino, fece alzare un muro alle spalle dei giocatori. Questi, in modo naturale, cominciarono così a colpire la palla quando tornava indietro dopo aver sbattuto sul muro, dando vita a una nuova disciplina che affonda le radici nella lontana pallacorda.

Il padel prevede che si giochi sempre in coppia. Le palline da gioco sono identiche in tutto e per tutto a quelle utilizzate per il tennis mentre la racchetta non ha corde ma è fornita di una serie di buchi nella parte centrale. Se la palla colpisce il corpo dell’avversario si commette fallo, questa può toccare solo la racchetta, il campo e le pareti. Si fanno punti quando la palla va a colpire al volo le pareti del campo avversario, la rete metallica oppure se rimbalza due volte sul suolo oppure quando battuta da un giocatore rimbalza sul campo avversario andando a colpire qualche oggetto o elemento estraneo al campo da gioco della parte avversaria.