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Alice in Borderland, la nuova serie spopola su Netflix

22 gennaio 2021 | 09:06
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Alice in Borderland, la nuova serie spopola su Netflix

La recensione di Marco Andreini per Project Movie

Già adattato ad Oav (Original Anime Video) tra il 2014 e il 2015 con 3 episodi, stavolta il manga omonimo di Haro Aso si mostra in live-action in 8 episodi con questa nuova serie Netflix nipponica di stampo thriller/fantascientifico/distopico: Alice in Borderland.

Protagonista è Arisu, un giovane svogliato e dedito solo ai videogiochi che all’improvviso, insieme ai suoi due migliori amici, si ritrova in una Tokyo deserta. Mentre cercano di scoprire dove sia finita l’intera popolazione della capitale, i tre scoprono di essere in qualche modo intrappolati in uno strano mondo in cui, per sopravvivere, devono partecipare a dei “game” in cui è la propria vita ad essere in gioco.

Dopo le prime tre puntate un po’ più “introduttive”, alla fine delle quali si resta tra l’altro del tutto spiazzati dal coraggio di una precisa scelta narrativa, dalla quarta la serie cambia registro e prende una direzione ben precisa, fino però a un finale che è “solo parzialmente” rivelatorio. Per fortuna Netflix, sull’onda dello straordinario successo, ha già rinnovato la serie per una seconda stagione.

Perché la vicenda di Alice In Borderland è diretto come un vero e proprio anime e scorre a meraviglia tra colpi di genio “salvavita” all’ultimo istante e la progressiva scoperta di una vera e propria struttura che cita Alice nel paese delle meraviglie, ma vi assicuriamo che al suo termine vi sembrerà di aver visto un lungo inizio… e ne vorrete ancora.

Marco Andreini per Project Movie.