Emergenza nazionale per l’alluvione, Cordone (Lega): “Da sinistra meno polemiche e più azioni concrete”

Il vicesegretario provinciale dal Carroccio: “In arrivo da Roma il denaro del Fondo emergenza nazionale. Parrini pensi alla Regione”
“Il senatore del Partito Democratico, Dario Parrini, pochi giorni fa, ha polemizzato con il governo nazionale perché ancora non aveva dichiarato l’emergenza nazionale per l’alluvione in Toscana, causata dall’intensa ondata di maltempo del 14 marzo scorso che ha investito tutta la regione ma anche i comuni appartenenti ai territori della città metropolitana di Firenze: la Valdisieve, il Mugello, la Piana fiorentina con Sesto, l’Empolese, la Valdelsa fiorentina ed il Valdarno inferiore con Fucecchio (si pensi a quanto accaduto nella zona Samo in via Luigi Banti)”. Così si esprime Marco Cordone (vicesegretario provinciale vicario per la provincia di Firenze della Lega Toscana Salvini Premier ed ex consigliere provinciale del capoluogo di regione), in replica al senatore dem, già sindaco di Vinci.
“Con grande soddisfazione apprendiamo che il governo ha deliberato nel pomeriggio del 9 aprile, lo stato di emergenza nazionale per 12 mesi con uno stanziamento di poco meno di 58 milioni di euro anche per i territori già citati, con un primo stanziamento di 5,7 milioni, denaro tratto dal Fondo per le emergenze nazionali. Allo stesso tempo, gradiremmo essere messi a conoscenza dalle massime autorità regionali, come emerso dal dibattito svoltosi in consiglio regionale lo scorso 25 marzo: sull’attività dei consorzi di bonifica; capire perché la Toscana si trova frequentemente in questa situazione; quanto è stato investito e fatto da parte della Regione Toscana per la prevenzione, compresa la manutenzione del cosiddetto reticolo idraulico minore”.
“Chiediamo tutto ciò all’ente di via Cavour a Firenze – conclude Cordone – perché la Regione deve fare la propria parte per mettere in sicurezza i 273 Comuni e sarebbe bene che si polemizzasse di meno e si costruisse qualcosa per la nostra terra toscana, a prescindere dall’appartenenza politica. Con il segretario provinciale Federico Bussolin, stiamo ulteriormente interessando il nostro gruppo regionale per gli approfondimenti del caso. All’università (Facoltà di agraria e forestale), mi avevano insegnato che i mesi di marzo e di novembre erano considerati i periodi di massima piovosità sia per il bacino dell’Arno sia per quello del Serchio…”.