“Piazza della Vittoria doveva essere il salotto buono, non un parcheggio”

Vanni: “La soprintendenza di Pisa ha autorizzato queste discutibili fioriere con olivo?”
“Sono uno strumento utile per organizzare un parcheggio ma piazza della Vittorianon doveva essere un parcheggio, doveva essere il salotto buono con ombrelloni, tavolini, bar, pizzerie, gelaterie, un luogo di incontro”. Alla vigilia dell’arrivo dei parcometri in piazza della Vittoria a Santa Maria a Monte, in funzione da domani 1 aprile, lo dice Alberto Fausto Vanni per Azione, Repubblicani e Santa Maria a Monte Civica.
“Per organizzare gli spazi per le auto, sono stati verniciati di blu gli stalli, aver fatto una piazza lastricata costata oltre 2 milioni di euro, coinvolgendo anche un architetto di fama mondiale come Italo Rota, ma non ascoltato, anche dal progettista architetto Alessandro Baldassarri, per poi metterci le auto parcheggiate e anche verniciare gli stalli è il massimo. Cari amministratori, ma che idea avete di centro storico a di Santa Maria Monte? Andate a vedere qualche realtà e copiate. Ma ovviamente non sapete neppure copiare, lo state dimostrando ogni giorno.
Ci piacerebbe sapere se le fioriere, sparse in piazza della Vittoria, erano menzionate nel progetto Rota – Baldassarri, oppure è stata un’idea del sindaco o di qualche suo consigliere architetto. La soprintendenza di Pisa ha autorizzato queste discutibili fioriere con olivo? Ci piacerebbe saperlo.
Quando si organizza e si vuol rilanciare un centro storico medievale come quello di Santa Maria a Monte, prima si trova un’area dove mettere le auto parcheggiate, e noi suggeriamo un parcheggio nella valle Marchetti, si tolgono le auto dal centro, come suggerito da Italo Rota, con il transito per i residenti, poi si fa il resto. Voi, purtroppo, avete cominciato a costruire la casa dal tetto.
Santa Maria a Monte ha delle cose preziose, come Casa Carducci, la Rocca di Castruccio Castracani, le case torri, il palazzo del Podestà, il museo Beata Diana, la Collegiata con il suo fonte battesimale del ‘400 il Cristo, la Madonna di scuola Giottesca del 1250 e poi la sua struttura a chiocciola, le cantine e le cisterne, insomma questo paese avrebbe tutto per essere un centro appetibile ai turisti. Purtroppo, cari amministratori, avete una visione miope di una Santa Maria a Monte a portata di turismo. Non accettare i consigli, ma purtroppo i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.