Lega: “Più di 2 milioni di crediti sono diventati inesigibili”

“Fa riflettere il fatto che il Comune si lasci sfuggire tasse (prevalentemente Imu) sulle seconde case e sulle ville”
Si è conclusa l’attività di ricognizione dei crediti vantati dal comune di San Miniato nei confronti di terzi, finalizzata a verificarne la concreta esigibilità. Lo fa sapere la Lega San Miniato che sottolinea come “l’operazione ha portato alla constatazione che un importocomplessivo di 2,4 milioni di euro risulta inesigibile e dovrà essere eliminato dalle scritture contabili e di bilancio, con conseguenti riflessi negativi sull’ammontare del risultato di amministrazione”.
“Una situazione – secondo la Lega – che sancisce la definitiva indisponibilità per il Comune e quindi per la collettività di una cifra rilevante, proprio in un momento in cui il Comune avrebbe la necessità di disporre di più risorse per far fronte agli innumerevoli problemi che lo attanagliano”.
Secondo l’analisi della Lega, il 70% dell’importo è riconducibile a tasse non pagate sulle seconde case e sulle ville, per un totale di circa 1,7 milioni di euro, mentre il restante 30% è relativo a mancati versamenti per il servizio di nettezza urbana, pari a circa 700mila euro. Questo dato, sottolinea il partito, solleva interrogativi sulla gestione della riscossione e sulle modalità di recupero delle entrate tributarie.
“Fa riflettere il fatto che il Comune si lasci sfuggire tasse (prevalentemente Imu) sulle seconde case e sulle ville. Il mancato incasso andrà a gravare su tutti i cittadini di San Miniato, soprattutto su quelli che non hanno neppure la proprietà della prima casa. Per quanto riguarda il mancato pagamento delle bollette relative alla tassa sui rifiuti, è giunto il momento di riflettere sulla correttezza di una soluzione in cui i mancati incassi gravano solo sul comune, e quindi su tutti i cittadini, senza alcun onere per il gestore del servizio, che oltre a trovarsi in una posizione di monopolio, non si assume alcun rischio d’impresa.
Ancora una volta il Comune esce da questa vicenda con le ossa rotte, ma a pagarne il prezzo saranno i cittadini di San Miniato”.