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Azienda Speciale Servizi Pubblici Locali, in Consiglio il nuovo piano di risanamento per uscire dalla liquidazione

19 marzo 2025 | 20:05
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Azienda Speciale Servizi Pubblici Locali, in Consiglio il nuovo piano di risanamento per uscire dalla liquidazione

Il Comune interviene con 455mila euro. Il sindaco Mini: “Il prossimo passo è quello di spostare il tutto presso la nuova Coop”

Di Azienda Speciale, nuova farmacia e indirettamente della nuova Coop si parlerà questa sera (19 marzo) in occasione del consiglio comunale previsto per le 21.

Il tema è l’uscita dell’Azienda Speciale Servizi Pubblici Locali dallo stato di liquidazione iniziato nel 2022, dopo che l’azienda pubblica, che in tempo si occupava di numerosi servizi fra cui la farmacia comunale, la gestione del teatro ed alcune delle riscossioni fra affissioni e cimiteri, aveva cominciato a chiudere i bilanci in perdita. Dopo una prima riduzione delle perdite già nel 2023, nel 2024 l’Azienda ha finalmente chiuso il bilancio in attivo, seppure di qualche migliaio di euro. Il consiglio comunale è quindi chiamato a votare il nuovo piano di risanamento, che ha visto il Comune ovviamente metterci del suo.

“Ci abbiamo messo 455mila euro – spiega il sindaco Fabio Mini. – Non poco, ma quanto era assolutamente necessario per chiudere la fase critica è andare avanti. Il prossimo passo, una volta usciti dallo stato di liquidazione, è quello di spostare il tutto presso la nuova Coop”. Lo spostamento dell’azienda coincide con quello della nuova farmacia comunale, di fatto la sua unica delega gestionale ‘pesante’ rimasta, che entro l’estate vedrà la luce nei nuovi locali del punto vendita Coop. Una storia iniziata fra 2018 e 2020, quando si susseguirono varie dimissioni ai vertici dell’Azienda, con collegata polemica politica sugli emolumenti collegati alla carica di direttore, che finirono persino al centro di un esposto alla Corte dei Conti. Non è stato però certo lo stipendio di chi aveva di volta in volta la responsabilità di dirigere l’Azienda a causare il passivo nei bilanci. Ad incidere sullo stato di passività sono state soprattutto le voci legate alla Farmacia Comunale, che a Castelfranco negli ultimi anni ha sempre mostrato numeri al di sotto delle potenzialità. Esercizio che dal 2019 fa parte di una rete di farmacie comunali con gli altri comuni del Comprensorio e che, forse non a caso, oggi segue proprio il destino di altre farmacie dei comuni vicini, entrando dentro un punto vendita Coop (questione un tempo avversata dal centrodestra all’opposizione). Fra le uscite ‘pesanti’ anche quella del mutuo ancora attivo per la riqualificazione del teatro (circa 25mila euro all’anno), che rientra nel patrimonio dell’Azienda e la cui gestione potrebbe essere presto messa a bando. Infine, a pesare, anche le mancate riscossioni sulle lampade votive del cimitero: servizio, questo, che è stato reinternalizzato, mentre le affissioni sono da tempo state date in gestione ad Abaco. La nuova farmacia dentro la Coop sarà dotata di circa 400 metri quadri e di un nuovo robot per la selezione dei farmaci. Previsti, come a San Miniato Basso, anche ambienti per piccola diagnostica e servizi alla persona. “Non tutto ciò che viene ereditato dalle amministrazioni precedenti deve essere scartato a priori. L‘idea di portare la Farmacia nella nuova Coop ha senso – spiega il sindaco Fabio Mini – Il nostro contributo è stato invece decisivo nel modificare il progetto sulla riqualificazione degli ambienti che saranno lasciati dalla farmacia in trasferimento, che andranno di pari passo con la riqualificazione di via Mazzini”.

La nuova Coop

Fervono i lavori nel piazzale della nuova Coop, la cui effigie, ancora impacchettata, ha già fatto la sua comparsa sulle facciate di quello che un tempo era il calzaturificio Lorbac. Potrebbe tenersi già a Pasqua (o forse prima) l’inaugurazione del nuovo punto vendita, a conclusione di un percorso iniziato ormai nel 2018 con l’acquisizione del capannone. A darne notizia è il sindaco Fabio Mini, parlando dei tempi, un po’ più lunghi, di spostamento della farmacia comunale all’interno dei locali del punto vendita. “Si tratta di un ampliamento notevole rispetto all’attuale farmacia. Di fatto è un raddoppio dei locali – spiega. – Se la Coop aprirà a Pasqua, la farmacia si sposterà circa due mesi dopo”. Ancora da capire quale futuro aspetti i locali della vecchia Coop in via Quasimodo, che secondo alcune indiscrezioni dovrebbe chiudere i battenti intorno al 10 di aprile.

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