Degrado nell’area della piscina, Valori interroga l’Amministrazione



Secondo la consigliera, l’are viene ancora usata come dormitorio
Come mai la zona non è stata messa in sicurezza e che intenzioni ha l’amministrazione comunale rispetto alla piscina. E‘ la sintesi dell’interrogazione a risposta scritta sull’area piscina comunale e i degrado presentata dalla consigliera comunale di Castelfranco di Sotto Silvia Valori.
“Da troppi anni – dice Valori – la piscina comunale è inutilizzata in quanto necessita di importanti lavori per il ripristino e ammodernamento, promessi nell’ultima campagna elettorale con roboanti dichiarazioni e che ne avrebbero consentito la riapertura nella imminente primavera” anche se “l’intera area della piscina versa, tutt’oggi, in grave stato di abbandono, rappresentato dal progressivo degrado delle strutture e delle aree a verde non circoscritto solo all’area recintata ma deborda al di fuori di essa arrecando grave pregiudizio alla fruibilità dei marciapiedi perimetrali della stessa piscina da parte di adulti e bambini, oltre alla evidente presenza di lavori non terminati e potenzialmente pericolosi”.
“Nonostante l’intervento di giovedì 27 febbraio – aggiunge Valori – da parte del corpo di polizia municipale e dei carabinieri, per lo sgombero degli occupanti pubblicizzato ai quattro venti come risolutivo, in data 7 marzo viene segnalata alla sottoscritta, la presenza di almeno tre cittadini senza fissa dimora che hanno nuovamente preso possesso della struttura. Tale permanente bivacco aggrava sensibilmente la situazione igienico sanitaria della struttura, peraltro molto vicina ad aree densamente abitate, ponendo un serio problema di salubrità dell’intera zona. La presenza di cittadini senza fissa dimora inoltre, potrebbe portare alla sedimentazione di un nucleo ancor maggiore di persone, potenzialmente dedite ad attività malavitose, costituendo così grave pericolo per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini dell’intera area”.
In considerazione di queste e altre premesse, Valori interroga l’Amministrazione per sapere: “Per quale motivo, a seguito del blitz di polizia municipale e carabinieri della scorsa settimana non si è provveduto a mettere in sicurezza l’accesso e l’intera area interessata? Se, viste le dichiarazioni del dicembre scorso, riguardo la impossibilità di procedere con i lavori propedeutici alla riapertura della piscina, che, quindi rimarrà nelle condizioni attuali ancora per molti anni, è intenzione dell’amministrazione comunale procedere, con urgenza, alla bonifica e sistemazione delle aree citate in premessa, anche in relazione alla necessità di mantenere salubre e decoroso l’ambiente circostante.
Se è intenzione dell’amministrazione comunale provvedere ad istituire un permanete ed efficiente servizio di ordinaria manutenzione per l’intera area di proprietà comunale al fine di evitare il ripetersi di queste deprecabili situazioni ed al fine di conservare in condizioni decorose il patrimonio pubblico e se, la risonanza mediatica data al blitz del 27 febbraio, con la quale l’amministrazione comunale intendeva comunicare l’efficacia e la rapidità di intervento, poi smentita platealmente dai fatti, come denunciato in premessa, pratica comunicativa inaugurata nella scorsa campagna elettorale con gli altisonanti proclami attraverso i quali veniva promessa la riapertura della piscina nella prossima primavera, ma anche con tanti altri roboanti annunci per la definitiva risoluzione di problematiche più o meno gravi che affliggono la nostra comunità”.