Giudice di pace a San Miniato, è scontro fra sindaci sul distacco del personale

Per Giglioli mantenere l’ufficio è “interesse di tutti i comuni del Comprensorio”. Giannoni e Mini: “Non possiamo pensare di tenerlo aperto da soli”
Continua a far discutere il futuro dell’ufficio del Giudice di Pace, che proprio oggi (6 marzo) sarebbe dovuto essere al centro di una domanda d’attualità presentata dal Gruppo Misto e da Manola Guazzini, poi negata.
La questione però va avanti e vede in queste ore anche il Comune di San Miniato impegnato in un incontro a San Miniato Basso nel tardo pomeriggio di ieri, con gli avvocati che maggiormente usufruiscono del servizio. “Una riunione doverosa, perché ancora dall’inizio di tutta questa vicenda non c’era stata la possibilità per il comune di incontrare gli avvocati che usufruiscono di quell’ufficio – commenta il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, raggiunto al telefono prima dell’appuntamento. – Credo che sia necessario ribadire che mantenere un servizio come quello sia questione d’interesse di tutti i comuni del Comprensorio”.
Il tutto per un servizio il cui orario di accesso, almeno nelle settimane scorse, era stato assai precario ed era finito al centro di un polemico botta e risposta fra amministrazione comunale e presidenza del Tribunale di Pisa.
Al quale rispose per le rime proprio il sindaco
L’ufficio attualmente è competente per le pratiche (circa mille all’anno) legate ai quattro comuni di San Miniato, Montopoli, Santa Croce e Castelfranco. Servizio che i comuni devono portare avanti al posto dello Stato, dopo che nel 2012 da Roma arrivò la scure su molti uffici di tal tipo sparsi per il territorio. La normativa, all’epoca, concedeva ai Comuni la possibilità di sopperire a proprie spese al personale di cancelleria. Fino ad oggi sono state due le unità di personale previste: una messa a disposizione dal Comune di San Miniato, attualmente in ferie e prossima alla pensione ed una messa dal Comune di Santa Croce, presente alcune ore per le aperture due giorni a settimana, ma solo fino al 15 aprile. Situazione che ha richiesto l’inizio di una trattativa ancora in corso.
Intanto però sono già alcuni altri sindaci a smarcarsi. “Se il sindaco di San Miniato Giglioli non è in grado di mantenere il suo personale distaccato all’ufficio del Giudice di Pace credo ci sia poco da fare se non rivolgersi a Pontedera o al ministero della giustizia per capire se ci sono alternative. – dice il sindaco di Santa Croce Roberto Giannoni. – Noi abbiamo ancora per un po’ una dipendente in parte distaccata in quell’ufficio da oltre un anno, ma non possiamo pensare di tenere aperto da soli”.
“Non può essere un problema per i Comuni”, anche per il primo cittadino castelfranchese Fabio Mini. ”I municipi sono in carenza di personale – aggiunge – se San Miniato che ha il doppio dei nostri dipendenti non è in grado di mandare un lavoratore in distaccamento, figuriamoci noi. Per Castelfranco poi credo che per i giudizi di primo grado, per fatti non gravi, andare a dibattere a Pontedera sia quasi meglio”.