Crisi della Moda, FdI: “Si doveva fare qualcosa di diverso, ma qualcosa di buono è emerso”

Il punto sul consiglio comunale aperto di Fucecchio
“La serata è stata ricca di spunti. Ha pesato, purtroppo, l’assenza degli imprenditori impegnati in Micam e nei preparativi di Lineapelle. Speriamo in una maggiore attenzione per il futuro”. E’ il commento di Fratelli d’Italia Fucecchio al consiglio comunale aperto sulla crisi della Moda.
“Ci eravamo già espressi – aggiungono – in merito alla mancanza di opportunità di fissare un consiglio comunale aperto così importante – a quasi quattro mesi dalla sua richiesta – proprio in uno dei periodi più impegnativi per le realtà e le rappresentanze datoriali del mondo della pelle e della calzatura. Ribadiamo che si poteva e si doveva fare qualcosa di diverso, ma ci teniamo a sottolineare ciò che di buono è emerso.
Tutti gli intervenuti hanno convenuto sul fatto che quella che oggi chiamiamo crisi è ormai (purtroppo) una fase che dura da molto tempo e porta al suo interno tantissimi fattori endogeni, ma soprattutto esogeni sui quali non sempre è possibile intervenire. Ci sentiamo di ringraziare tutte le figure istituzionali che hanno portato il loro saluto e proposto soluzioni: in primis i sindaci e rappresentanti dei comuni del comprensorio del Cuoio che hanno focalizzato l’attenzione sulla possibilità di modifica di quei regolamenti regionali che oggi limitano la creazione e l’espansione di nuove aree produttive.
Proprio questi amministratori sono stati oggetto di una polemica a mezzo comunicato stampa da parte del Pd fucecchiese, rei, secondo chi scrive, di non aver parlato abbastanza di ‘lavoratori’. I toni pacati della serata e la ricchezza dei contenuti espressi fanno apparire tali osservazioni totalmente prive di effettivo fondamento. Ci dispiace constatare che non si sia voluto perdere occasione per tentare di accendere una polemica politica sicuramente non suffragata da quello che è stato l’andamento dei lavori consiliari.
Alla serata è intervenuta anche l’Assessore regionale Nardini che negli scorsi mesi si è fatta portatrice delle istanze in tutte le sedi istituzionali anche nazionali dove ha chiesto più volte che gli interventi straordinari legati alla cassa integrazione potessero essere organizzati diversamente e con scadenze più lontane. Sosteniamo con forza l’idea che imprese e lavoratori debbano essere sostenuti anche con integrazioni al reddito, ma non dobbiamo mai perdere di vista dove questo settore sta andando pensando a soluzioni strutturali. E’ importante che la politica vada avanti unita, ma che lo stesso facciano le parti datoriali e i lavoratori. La forza del nostro territorio è anche stata quella di vivere il contesto lavorativo come una missione da portare avanti tutti insieme, ognuno nel suo ruolo. Bene quindi le richieste che arrivano dai sindacati dei lavoratori e bene l’attenzione che si vorrà rivolgere a chi investe e rischia per creare lavoro.
Ci associamo alla richiesta di trovare soluzioni strutturali per il futuro di un settore che dovrà sapersi reinventare per rispondere alle sfide future pur senza perdere la propria natura e la propria identità”.