Il consigliere regionale Petrucci a Lineapelle: “Via i vincoli ambientalisti per le zone industriali”

Trasferta a Milano con i sindaci di Santa Croce e Castelfranco: “La situazione attuale scoraggia nuovi investimenti sul territorio”
“Anche quest’anno sono voluto venire a Milano per visitare Lineapelle, la più importante fiera internazionale dedicata alla pelle. Con Fabio Mini, sindaco di Castelfranco di Sotto, e Roberto Giannoni, sindaco di Santa Croce sull’Arno, abbiamo incontrato numerose aziende del Comprensorio del Cuoio, che è uno dei capoluoghi mondiali di questa produzione”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci.
“Il comparto, che è un’eccellenza internazionale del nostro territorio, sta vivendo una crisi senza precedenti. Per Fratelli d’Italia è prioritario supportare le aziende per superare questo difficile frangente e costruire le basi affinché il settore abbia un futuro. Purtroppo il Pd che governa ancora la Regione Toscana, ha dimostrato di non essere in grado di gestire la grave crisi del settore conciario. Si è limitato a fare incontri inutili con il governatore Giani oppure infantili polemiche con il governo nazionale per bocca dell’assessore Nardini. Noi riteniamo che le istituzioni debbano giocare un ruolo chiave nella ripresa economica, non è vero che non possono fare niente”.
“Sarebbe già qualcosa – spiega Petrucci – se la Regione Toscana rivedesse i vincoli ambientalisti, dettati soprattutto dall’ideologia e non da un rischio concreto per il paesaggio, che si riflettono nei piani strutturali comunali e frenano lo sviluppo industriale del Comprensorio. Servirebbero degli strumenti legislativi appositi per i distretti industriali. Inoltre tutta la zona del Cuoio è sottoposta al vincolo idrogeologico per cui le nuove strutture devono essere costruite prevedendo una sopraelevazione per un’altezza che varia tra 1,6 e 3 metri. Il vincolo è necessario perché la Regione non ha ancora completato le opere di messa in sicurezza del territorio. È evidente che questa situazione scoraggi ulteriori investimenti sul territorio. La Regione, che ha enormi responsabilità nell’aver prodotto tali ostacoli, ha intenzione di agire in quest’ambito?”.
“Nel frattempo – conclude – i sindaci stanno correndo ai ripari per superare anche questo problema. Per esempio il piano strutturale del Comune di Castelfranco di Sotto prevede di poter realizzare i garage nei piani terra dei nuovi stabilimenti. Ma è chiaro che per portare avanti una seria politica industriale non ci si possa rimettere alla volontà del singolo primo cittadino: occorre una strategia di sviluppo regionale”.