Santa Maria a Monte, Petri: “Aumenti in arrivo anche per l’addizionale Irpef”

Il consigliere comunale: “Tutti questi aumenti purtroppo graveranno ancora una volta a scapito delle fasce più deboli”
“Purtroppo, notiamo con grande dispiacere che il sindaco e la giunta, nonostante gli aumenti sconsiderati dell’Imu, della tassa dei rifiuti (che aumenterà del 9,59 %), del trasporto scolastico e del servizio mensa (un pasto in fascia Isee più alta costerà quasi 6 euro, 5,98 per la precisione), non è stata risparmiata nemmeno l’addizionale comunale all’Irpef”. Inizia così la nota del consigliere comunale Francesco Petri, che passa all’attacco della maggioranza.
“Quest’ultima infatti, rispetto al 2023, anno di insediamento di questa amministrazione, verrà portata al massimo consentito per legge, ovvero lo 0,80% – afferma -. Questo aumento cancella totalmente un meccanismo di progressività dell’imposta ed equipara quindi i redditi medio bassi a quelli più alti oltre ad avere un impatto diretto sui redditi netti mensili dei lavoratori, a ulteriore riprova che per quest’amministrazione evidentemente la progressività sociale nel pagare le tasse non è una priorità. Facciamo alcuni esempi: una persona con un reddito di 15.000 euro si vedrà gravare un aumento di oltre il 29%; una persona con un reddito di 25.000 euro vedrà un aumento del 21%; una persona con un reddito di 35.000 euro vedrà “solamente” un aumento del 16%. Gli aumenti delle tasse relativi ai servizi potrebbero essere in parte giustificabili, se i servizi interessati risultassero migliorati e maggiormente implementati, cosa che ad oggi non ci risulta”.
“Tuttavia, l’aumento dell’imposta relativa all’Irpef comunale ci sembra sia solamente finalizzato a ‘rimpinguare’ le casse di un comune fortemente in difficoltà che ha un ammontare di debito contratto al 31 dicembre 2024 di oltre 11 milioni di euro. Tutti questi aumenti purtroppo graveranno ancora una volta a scapito delle fasce più deboli. Siamo quindi fortemente critici nei confronti di questo modus operandi così poco rispettoso dei cittadini di amministrare la cosa pubblica, che non solo richiede sacrifici, ma neppure cerca la partecipazione al fine di spiegare il perché di scelte che purtroppo impegnano finanziariamente tutta la popolazione. L’amministrazione Del Grande sembra quindi che per i suoi cittadini non sappia fare altro che aumentare le tasse senza alcuna distinzione sociale invece di migliorare la vivibilità del comune e la sua attrattività”.