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Gravi carenze di organico a San Miniato, Guazzini attacca: “Comune non risponde neanche al sindacato”

5 febbraio 2025 | 18:08
Gravi carenze di organico a San Miniato, Guazzini attacca: “Comune non risponde neanche al sindacato”

La consigliera del gruppo misto: “Useremo tutti gli strumenti a disposizione dell’opposizione per discutere del tema in consiglio comunale”

“Le dimissioni del dirigente del settore urbanistica e lavori pubblici del Comune di San Miniato dopo tre mesi circa dall’assunzione dell’incarico, dovute evidentemente al fatto che non si è sentito valorizzato nella sua professionalità e messo nelle condizioni di avere personale adeguato per lavorare seriamente, non sono che la punta dell’iceberg di una gestione del nostro Comune che ha lasciato nel tempo deperire la macchina comunale”. A dirlo è Manola Guazzini, del gruppo misto.

“Ciò è avvenuto in molti modi – spiega – innanzi tutto provocando e accentuando sempre di più la discrepanza tra posti in organico e posti effettivamente ricoperti, attraverso sistematici ritardi nel blocco del turn-over: ad esempio a pagina 34 della relazione al Dup per il 2025 si evidenzia che a fine 2023 su una dotazione di 174 unità di personale ne erano in servizio solo 157, con uno scarto in meno di ben 17. In secondo luogo mostrando un disprezzo, davvero singolare per una amministrazione che si dice di centrosinistra, per le relazioni sindacali, per il rispetto degli obblighi derivanti dai contratti nazionali di lavoro, perfino sul controllo e sul rispetto delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, fino all’episodio clamoroso che ha riguardato il mancato rinnovo dell’appalto che riguardava sei bibliotecarie colpevoli solo di aver fatto controllare, dopo aver ripetutamente sollecitato a farlo l’Amministrazione stessa, la sicurezza del loro luogo di lavoro. E in terzo luogo evitando di intervenire con scelte di politiche serie sulla formazione e sulla valorizzazione delle professionalità interne alla macchina comunale, puntando spesso sull’esternalizzazione dei servizi, al di là di ogni seria riflessione sulle esternalizzazioni stesse e sulla comparazione dei relativi costi e benefici in termini di qualità del servizio né sull’esigenza politica, che è comunque prioritaria se si intende salvaguardare il ruolo costituzionale del Comune come presidio di democrazia, di una riappropriazione da parte del comune, se non della gestione, almeno della reale possibilità di esercitare le funzioni di controllo e di indirizzo sulle gestioni esternalizzate. E di conseguenza sul mancato reintegro nella pianta organica di posti di volta in volta esternalizzati (uno degli ultimi casi è stato il passaggio alle dipendenze della Società della Salute dei posti di assistente sociale presenti fino al 2023 nella pianta organica del Comune)”.

“Su tutti questi temi interviene molto opportunamente la segreteria territoriale di Pisa della Cisl Funzione Pubblica, che ha proclamato per due volte nel 2024 lo stato d’agitazione, tuttora aperto per la mancanza di un’interlocuzione soddisfacente col Comune per i dipendenti della polizia municipale – spiega Guazzini – Sulla base di un’assemblea tenutasi alla fine di gennaio, come da impegni presi in quella del 28 novembre l’organizzazione sindacale denuncia tra l’altro, gravi carenze di personale nel settore tecnico, Suap e edilizia, e una forte preoccupazione degli addetti ai settori educativi “per il ricorso alla gestione indiretta dei servizi e per i problemi legati alla sicurezza sul lavoro successi negli ultimi tempi che hanno messo in seria crisi non solo l’attività delle lavoratrici, ma anche dell’utenza, nonostante il buon nome e l’alto livello di efficienza che erano stati raggiunti negli anni pregressi”. La Cisl Funzione Pubblica denuncia la gravità del comportamento del Comune per non aver preso in considerazione, “a fronte di una forte carenza di personale… la possibilità di assumere personale a tempo determinato legate alle norme sul Pnrr oppure legate alla normativa del 208 del codice della strada per la polizia locale”. Su tutto questo chiede un incontro urgente al sindaco che, con la sua ben nota sensibilità su questi temi, ha lasciato cadere una precedente richiesta di incontro entro il 10 dicembre”.

“Dal momento che questi non sono solo temi di contrattazione sindacale, ma richiedono una riflessione di importanza strategica sulle prospettive del nostro Comune – conclude Guazzini – useremo tutti gli strumenti a disposizione dell’opposizione per chiedere che questa riflessione avvenga nelle sedi del consiglio comunale. E ci auguriamo che non siano solo le forze di opposizione a chiederlo. Anche i consiglieri di maggioranza o alcuni di essi hanno l’occasione di dimostrare se la loro proclamata sensibilità ai temi del lavoro e delle relazioni sindacali è autentica o è buona per le campagne elettorali”.