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Frana al Cencione, Riformisti: “La prevenzione non può basarsi sulla fortuna”

3 febbraio 2025 | 13:39
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Frana al Cencione, Riformisti: “La prevenzione non può basarsi sulla fortuna”

“Ma dovrebbe essere organizzata su un’efficace pianificazione e gestione del rischio”

“San Miniato, con un bilancio che vanta in media 10 o 15 milioni di euro in cassa, ha urgente bisogno di interventi immediati e pianificazione seria. È giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. O continueremo ad affidarci alla fiamma della speranza e della fortuna?”. Se o chiedono i Riformisti per San Miniato dopo la frana che ha coinvolto il parcheggio del Cencione venerdì notte.

“La frana – dicono – è un episodio che lascia senza parole. Un evento che sembra quasi uscito da un programma televisivo di scherzi, e che tuttavia mette in luce l’incapacità dell’Amministrazione Giglioli Bis di affrontare con serietà e competenza i problemi reali del nostro territorio. In questi primi mesi di amministrazione, una costante sembra emergere con chiarezza: chiacchiere in abbondanza, risposte stizzite a chi solleva legittime preoccupazioni, un’incessante autocelebrazione con pubblicazione di foto su giornali e social, ma i fatti concreti ancora inesistenti.

Entriamo nel merito dell’incidente: la frana che si è staccata dal versante nord del parcheggio ha investito una zona dove erano parcheggiate diverse auto, che per fortuna al momento dell’evento non erano occupate. Tuttavia, il sindaco ha minimizzato l’accaduto, utilizzando parole inaccettabili: Per fortuna non c’era nessuno. La prevenzione non può basarsi sulla ‘fortuna’, ma dovrebbe essere organizzata su un’efficace pianificazione e gestione del rischio.

A questo si aggiunge una dichiarazione, ancora più grave, contenuta nel comunicato ufficiale visibile sul sito dell’amministrazione comunale: ‘Nel mese di gennaio, a San Miniato, sono caduti circa 85 mm di pioggia, di cui 60 mm nella notte del 31. Sul versante erano stati effettuati interventi di consolidamento dopo gli eventi atmosferici di ottobre. Un versante naturale già franato è ovviamente più a rischio. Non è mai consigliabile intervenire durante i mesi invernali, con le piogge, speravamo che il consolidamento fosse sufficiente per attraversare l’inverno e arrivare ai mesi più caldi’. Ecco cosa ci preoccupa: si affrontano rischi confidando semplicemente nella speranza e nella fortuna, quando invece sarebbero necessarie azioni concrete e preventive.

A questo punto sorgono legittime alcune domande: esiste ancora un piano di protezione civile funzionante? I dipendenti comunali sono davvero a conoscenza di questo piano, e lo applicano nelle emergenze? Oppure ci si affida, come spesso accade, al ‘buon cuore’ dei volontari delle associazioni? Perché le emergenze non sono un’opportunità per passerelle politiche e fotografie di rito, ma richiedono una gestione seria e strutturata.

Vogliamo essere chiari: l’Amministrazione Giglioli Bis ha mostrato ancora una volta la propria inadeguatezza. L’allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico era in corso, e come prima Autorità di Protezione Civile, il sindaco ha la responsabilità di informare tempestivamente la popolazione riguardo agli scenari di rischio, alle misure previste dal Piano Comunale di Protezione Civile, e alle situazioni di pericolo derivanti da eventi naturali. Semplicemente leggendo le informazioni sull’allerta gialla (disponibili tramite Telegram) sarebbe stato possibile conoscere i rischi specifici, tra cui frane, scivolamenti di terra, crolli di roccia, e colate di fango.

Era dunque evidente che quel versante fosse ‘ovviamente più a rischio’, ma evidentemente c’erano priorità diverse. Nonostante ciò, sarebbe stato estremamente semplice adottare misure preventive: sarebbe stato sufficiente limitare l’accesso all’area del parcheggio e adottare il Piano di Protezione Civile, invece di fare affidamento sulla speranza e sulla fortuna. È questa la capacità di governo che l’Amministrazione Giglioli offre alla cittadinanza?

San Miniato è un territorio fragile, vulnerabile dal punto di vista idrogeologico e idraulico, ma le frane non si risolvono con misure temporanee e simboliche, come l’installazione di semafori o avvisi. Le frane si affrontano con interventi tempestivi e concreti, che spesso richiedono anche l’utilizzo anche della somma urgenza. Ogni giorno che passa, i danni si aggravano e le situazioni di pericolo aumentano”.