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Museo di Orentano, i consiglieri “Non lavorano nell’interesse del paese”. Assemblea “in un clima di confronto costruttivo”

31 gennaio 2025 | 14:38
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Museo di Orentano, i consiglieri “Non lavorano nell’interesse del paese”. Assemblea “in un clima di confronto costruttivo”

“Per 5 anni hanno tenuto chiuso buttando al vento ben 75mila euro di soldi pubblici senza riuscire a trovare 40mila euro per i lavori”

“Ancora una volta i consiglieri di opposizione di Castelfranco Unità si rendono ridicoli cavalcando una protesta che non gli appartiene, anzi di cui sono causa per gli errori commessi quando erano in maggioranza”. Lo dico il sindaco Fabio Mini e l’assessore alla cultura Nicola Sgueo replicando a Castelfranco unita sulla questione del museo di Orentano.

“Per 5 anni – spiega Mini – hanno tenuto chiuso il museo di Orentano buttando al vento ben 75mila euro di soldi pubblici, senza riuscire a trovare 40mila euro per i lavori, ma nel frattempo tentavano di spenderne 35mila per comprare 4 stanze di un palazzo inagibile di un circolo riconducibile alla loro area politica.
All’assemblea pubblica di lunedì 27 gennaio alla palazzina comunale di Orentano sono rimasti nascosti nel corridoio di ingresso, non hanno proferito parola. L’assemblea ha aperto le porte a un confronto diretto tra l’amministrazione e la cittadinanza orentanese, cosa mai fatta prima, trovando idee e soluzioni possibili.

Nei 5 anni precedenti non c’era mai stato un confronto pubblico con la cittadinanza, tutte le decisioni prese all’interno del palazzo. La nostra maggioranza ha già incontrato i genitori dei bambini che frequentano le scuole per la mensa ed il trasporto scolastico, adesso gli orentanesi per il museo. A differenza di prima, noi ci mettiamo la faccia e ascoltiamo il punto di vista del cittadino”.

In merito alla commissione, poi, “Castelfranco Unita si ricorda dei regolamenti comunali solo quando è di loro interesse: le commissioni servono a semplificare gli argomenti che vengono portati all’ordine del giorno del consiglio comunale, non per altri argomenti a discrezione dell’opposizione. Come già detto, i consiglieri hanno altri strumenti per confrontarsi con noi: mozioni, interrogazioni e interpellanze, li aspettiamo in consiglio comunale”.

L’assessore alla cultura Nicola Sgueo invece spiega: “Non capisco il senso dell’intervento mediatico dei consiglieri di sinistra oggi all’opposizione. Dopo queste parole mi sembra evidente che non lavorano nell’interesse del paese, ma puntano solo a un tentativo di destabilizzarlo, nella speranza vana di nuocere all’attuale amministrazione. A noi invece interessa capire come risolvere il problema con i cittadini, quelli intellettualmente onesti e scevri da interessi politici e pregiudizi. Se i consiglieri di Castelfranco Unita vogliono alzare la tensione, allora hanno fallito miseramente, perché l’assemblea di Orentano si è svolta in un clima di confronto costruttivo e propositivo, dove sono state sollevate anche della osservazioni, ma sempre allo scopo di trovare una soluzione mai per attaccare esponenti politici attuali o del passato.

Lo stesso ex sindaco Toti è intervenuto, con estrema onestà intellettuale, sottolineando la legittimità della questione posta dall’attuale amministrazione sul museo pur rimarcando che lui avrebbe intrapreso altre strade, e spiegando perché siamo arrivati a questa situazione con il museo, in un clima di correttezza istituzionale e nell’interesse di Orentano. Chi invece è stato nascosto tra le persone durante l’assemblea a rubare scatti fotografici insignificanti, senza proferire parola e apportare elementi costruttivi al dibattito sono le stesse persone che per 5 anni sono stati in giunta senza porsi minimamente il problema del Museo e della sorte dei reperti, lasciando probabilmente Toti da solo a gestire il problema che ha cercato di arginare come meglio poteva ovvero congelato una situazione in attesa di tempi migliori.

A noi purtroppo la fortuna di poter continuare in questo stato di congelamento della situazione museale intrapresa da Toti non è toccata e la sovrintendenza chiede una soluzione e la riapertura di uno spazio espositivo. Ora Duranti, Grossi e compagni di opposizione vorrebbero che noi spendessimo soldi su una struttura privata, dove si paga già l’affitto, così poi magari potrebbero rivolgersi alla magistratura contabile e sollevare osservazioni. Bel modo di fare politica e soprattutto bel modo di fare gli interessi della comunità.

Perché Grossi non è intervenuto ‘a viso aperto’ nell’assemblea e ha detto il suo pensiero? Perché Duranti, Boldrini e Benedetti non hanno detto niente? Se pensano di avere una soluzione al problema potevano intervenire davanti ai cittadini e metterla sul tavolo della discussione. Troppo facile nascondersi nelle segrete stanze delle commissioni, dove i cittadini non possono sentire l’impalpabile leggerezza dei loro pensieri quando si parla di Orentano. Loro hanno taciuto davanti ai cittadini, dimostrando di non avere a cuore le richieste della popolazione e i problemi della frazione, come del resto accade anche nel capoluogo, ma con l’immancabile speranza di riprendere il potere amministrativo in futuro, per poi esercitarlo in modo fazioso e arrogante verso i cittadini e le altre istituzioni”.