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Sparatoria alle Cerbaie, Fdi: “Forze dell’ordine oberate dalla gestione rimpatri, serve un Cpr in Toscana”

22 gennaio 2025 | 20:43
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Sparatoria alle Cerbaie, Fdi: “Forze dell’ordine oberate dalla gestione rimpatri, serve un Cpr in Toscana”

I due consiglieri regionali rilevano la radicalità del problema nel ‘bosco dello spaccio’ e la necessità di maggiori risorse umane per affrontarlo

“Purtroppo non ci sconvolge la notizia del ritrovamento di un uomo ferito con tre colpi di arma da fuoco la notte tra lunedì e martedì tra Altopascio e Chiesina Uzzanese e l’ipotesi che sia stato portato lì dopo una sparatoria avvenuta nel bosco delle Cerbaie. Questo è solo l’ultimo episodio violento che si registra nel territorio”. Esordiscono così Vittorio Fantozzi e Alessandro Capecchi, consiglieri regionali di Fdi, analizzando il recente fatto di cronaca.

“La situazione della zona delle Cerbaie e delle zone confinanti – dicono Fantozzi e Capecchi – è sempre più grave: l’area è diventata ormai terra quasi off limits nonostante l’importantissimo sforzo fatto dalle forze dell’ordine per contrastare soprattutto lo spaccio di droga e l’importante impegno degli amministratori dei Comuni in cui si estende il bosco. Inoltre, i frequentatori del ‘bosco dello spaccio’ alternano la loro presenza tra il bosco delle Cerbaie e i comuni della Valdinievole, creando tutti i problemi di sicurezza e degrado che comportano questi personaggi. Il problema è che la situazione è così radicata da non poter essere risolta con un’unica maxi operazione per ragioni sociali e di ordine pubblico”.

“La questione – vanno avanti – sta assumendo rilevanza regionale e occorre che anche la Regione Toscana ne prenda coscienza pensando anche a un piano per gestire i necessari interventi dal punto di vista operativo e sociale. La mancanza di un centro di permanenza per i rimpatri in Toscana è sicuramente un ostacolo a operazioni su vasta scala che occorrerebbero alle Cerbaie a causa dell’alto numero di stranieri che verrebbero arrestati e in molti casi sarebbero passibili di espulsione dal territorio italiano. Inoltre un Cpr – con un adeguato numero di nuovi agenti dedicati proprio al centro – rimetterebbe a disposizione dei territori le risorse umane che oggi sono impiegate nell’accompagnamento degli stranieri ai centri di rimpatrio delle altre regioni. Anche per risolvere situazioni come quella delle Cerbaie siamo convinti che la Toscana dovrebbe aprire un Cpr”.

“La sicurezza – concludono i due consiglieri regionali – è una priorità per noi e il governo Meloni così come confermano i provvedimenti che sta prendendo: è infatti in via di approvazione al Senato il decreto sicurezza, e la sicurezza è una priorità anche per noi”.