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Filo Rosso sul tema frane a San Miniato: “Sarebbe necessario un piano di prevenzione”

17 gennaio 2025 | 19:06
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Filo Rosso sul tema frane a San Miniato: “Sarebbe necessario un piano di prevenzione”

La lista di sinistra all’opposizione chiede di superare la logica dell’emergenza: “La nostra mozione caduta nel vuoto disinteressato di questa maggioranza”

“La maggioranza parla di ripristino delle frane, ma sarebbe necessario un piano di prevenzione”. È questa ‘opzione mancata’ il centro della denuncia della lista civica Filo Rosso sulla salvaguardia del suolo, ribadita nei giorni in cui l’amministrazione presenta un bilancio nel quale compaiono anche risorse (6,5 milioni) per sistemare alcune frane ‘storiche’ del comune, fra cui quelle di Poggio a Pino, Poggio di Cecio, via Gello, via Bagnoli, via Catena e valle del Cencione.

Fenomeno ‘endemico’ delle colline che la lista di sinistra avrebbe voluto affrontare in maniera “meno emergenziale”, con una mozione, poi bocciata, presentata a dicembre. “Considerati i fenomeni alluvionali che hanno interessato il comune negli ultimi anni, dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza continua e pensare ad un progetto più ampio, che si fondi su un’analisi dell’assetto idrogeologico del comune in modo da garantire la sicurezza – dice la consigliera Veronica Bagni – Anche considerando che alcune delle opere di messa in sicurezza degli anni ’90 potrebbero oggi risultare insufficienti o non pienamente funzionali alla luce di un clima che sta cambiando, la nostra proposta è quella di fare un’analisi approfondita della situazione al fine di predisporre tutti gli interventi di manutenzione, adeguamento o potenziamento delle opere esistenti, fra cui bacini di contenimento, sistemi di drenaggio, pompe e manutenzione dei torrenti”.

La lista fa affidamento anche su alcuni strumenti normativi messi a disposizione dalla Regione Toscana, tra cui il programma regionale Fesr 2021-2027, che destina risorse significative per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico e per l’adattamento ai cambiamenti climatici. L’idea era quindi quella di commissionare uno studio tecnico-scientifico per valutare le opere di messa in sicurezza realizzate in passato ed una mappatura delle criticità attuali al fine di pubblicare un rapporto aggiornato, mettendo intorno ad un tavolo il comune e tutti gli enti preposti, fra cui anche Consorzio di bonifica ed istituzioni accademiche. Il tutto in un’ottica rivolta alla prevenzione, considerando anche il grande tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici.

“Col suo voto contrario il Partito Democratico non ha preso minimamente in considerazione la nostra proposta – denuncia Bagni. – Né tanto meno ne ha fatto oggetto di discussione o di osservazioni. Avrei almeno apprezzato un contributo che motivasse e giustificasse tale voto, invece il suo contenuto è caduto nel vuoto disinteressato di questa maggioranza, che non ha alcuna contezza di come sta operando”.