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Le scuole protagoniste a Castelfranco nella giornata contro la violenza sulle donne

25 novembre 2024 | 17:34
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Le scuole protagoniste a Castelfranco nella giornata contro la violenza sulle donne

I ragazzi hanno avuto un ruolo fondamentale in ogni iniziativa a partire dal flash mob davanti al municipio

Il Comune di Castelfranco di Sotto, in occasione di questo 25 novembre ha deciso di attuare una serie di iniziative per sensibilizzare la popolazione sul tema dell’eliminazione della violenza sulle donne insieme alle scuole del territorio dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci.

I ragazzi hanno avuto un ruolo fondamentale in ogni iniziativa, infatti. Davanti al municipio di Castelfranco si è svolto un flash mob, organizzato dalle insegnanti e dai ragazzi, un manifestazione che ha voluto essere in primo luogo un atto di sensibilizzazione di testimonianza. All’interbo delle scuole del comune poi i ragazzi hanno affrontato varie attività in vista del 25 novembre, dopo avervi lavorato in classe con i propri docenti.

Le classi terze delle scuole secondarie di Orentano nel percorso di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, utilizzando un approccio creativo e simbolico hanno dato voce a un oggetto particolarmente, poco importante, una scarpetta rossa. Le classi seconde della scuola secondaria del capoluogo si sono impegnate nella presentazione di letture e di riflessioni frutto di discussioni sul fenomeno dei femminicidi e più in generale, sulla violenza sulle donne. Le classi quinte di Orentano, dopo una discussione sul ruolo della donna nel passato, confrontato con quello di oggi, hanno riflettuto sulle notizie di femminicidio di cui erano a conoscenza, parlato di diritti umani e del rispetto che ognuno deve dare e ricevere. Le classi quinte di Castelfranco hanno invece svolto un’esibizione dove una dopo l’altra, si presentano attraverso la cornice di un quadro dicendo il nome di donne note e meno note che hanno rivendicato il proprio diritto di autodeterminazione.

“Una serie di iniziative importanti e significative qui riportate in sintesi – spiega l’assessore alla scuola Nicola Sgueo – che hanno cercato di trasmettere valori come il rispetto e la non violenza alle nuove generazioni”.

“In Italia, oggi i dati di cronaca non lasciano scampo ad equivoci – prosegue – un lento imbarbarimento si sta protraendo tra da 10-15 anni. Agli inizi degli anni 2000, in Europa, si era al terzultimo posto per gli omicidi nei confronti delle donne. Ai primi posti vi erano le Repubbliche Baltiche appartenute all’ex blocco sovietico. Ciò che ritroviamo sino ad oggi, possiamo farlo risalire a vari fattori: mancanza d’una educazione retta, permanenza di culture antropologiche divergenti dalla nostra, scivolamento verso il basso della cultura intesa come formazione integrale d’un individuo, e molto, molto altro. Siamo di fronte ad un problema, è inutile negarlo. Che questa giornata ci sia d’aiuto a rispettare e all’amor proprio di ciò che siamo, di quelle che sono le nostre radici e del nostro diritto. E anche all’attento studio della storia”.

Anche l’assessora alle pari opportunità Filomena De Donato ha parlato alle nuove generazioni spiegando. “Ci ritroviamo qui, il 25 novembre, per una giornata che non deve essere solo di ricordo, ma soprattutto di consapevolezza e impegno. La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ci ricorda una verità drammatica: ogni giorno, in ogni parte del mondo, milioni di donne vivono nella paura, subiscono soprusi fisici, psicologici, economici, alcune vengono uccise. Ma questa giornata ci insegna anche che il cambiamento è possibile, ed eventi come questo sono un esempio di come si possa costruire una comunità più consapevole, capace di dire “no” alla violenza in ogni sua forma. Il nostro compito, – ha spiegato De Donato – come amministratori, come educatori, come genitori, è quello di creare le condizioni affinché questa sensibilità cresca, affinché nessuna donna debba mai più sentirsi sola, o pensare che subire sia l’unica opzione possibile”.

All’iniziativa hanno partecipato anche i ragazzi del centro diurno La Farfalla.

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