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Lara Reali: “In alto mare la riqualificazione della stazione di San Romano”

20 novembre 2024 | 19:27
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Lara Reali: “In alto mare la riqualificazione della stazione di San Romano”

La consigliera di opposizione: “Dopo gli annunci della sindaca Vanni promesse disattese: e la sicurezza stradale non è migliorata”

“Il 3 agosto dopo anni di attesa e lavori interminabili, la sindaca Vanni annunciava con un video sui social l’apertura dell’area della stazione di San Romano. Tuttavia, l’accesso era limitato esclusivamente alla sosta delle autovetture. La sindaca spiegava che il completamento del progetto era stato rinviato a fine settembre per consentire l’installazione dell’illuminazione, delle pensiline e degli arredi. Nel frattempo, l’area rimaneva interdetta agli autobus, poiché mancava l’autorizzazione della Provincia per installare tre semafori a chiamata, richiesti da Autolinee Toscane, indispensabili per garantire la sicurezza stradale durante l’immissione degli autobus sulla strada provinciale”. Così Lara Reali, consigliera comunale del gruppo misto.

Ad oggi, la situazione sembra ancora in alto mare – dice – Gli ultimi interventi sollevano ulteriori dubbi, dato che la predisposizione per i semafori risulta cementata (come mostrano alcune foto). Questo blocco rende l’area inaccessibile agli autobus, che continuano a sostare nello spazio antistante l’entrata della stazione. La conseguenza? Il principale obiettivo del progetto di riqualificazione, stimato in circa 800mila euro, risulta disatteso: evitare l’interferenza tra autobus, auto e pedoni e migliorare la sicurezza stradale. Anzi, stando alle testimonianze dei cittadini, il traffico sarebbe addirittura peggiorato, con autobus che, posizionandosi davanti al nuovo ingresso, ostacolano l’accesso delle automobili. Un ulteriore elemento di preoccupazione riguarda i tir, che accedono frequentemente al nuovo parcheggio, probabilmente ignari del divieto per l’assenza di segnaletica adeguata. Se l’area è considerata non sicura per gli autobus, come può esserlo per i tir? La sicurezza appare gravemente compromessa, e ci si chiede quanto tempo ancora sarà necessario per concludere i lavori del primo lotto”.

“Nel frattempo, emergono altri problemi – dice Lara Reali – il fabbricato di proprietà di Ferrovie, concesso in comodato d’uso gratuito e inizialmente destinato a ospitare un’associazione o un presidio della polizia municipale, non sarà ristrutturato per mancanza di fondi.Anche i locali adiacenti alla sala d’attesa restano un’incognita: non è chiaro se saranno destinati a qualche servizio utile alla comunità. Un altro aspetto emblematico riguarda lo storico edicolante, che operava di fronte alla stazione: è stato sfrattato e ora è relegato all’interno dell’ex bar dell’Hotel Stazione. Il futuro della sua attività sembra segnato, in attesa di una soluzione che appare sempre più improbabile”.

“Il quadro generale si complica ulteriormente con il secondo lotto del progetto, per il quale non sembrano esserci risorse disponibili. Sorge spontanea una domanda: che senso ha avuto presentare un progetto alla cittadinanza se gli obiettivi iniziali vengono stravolti? È evidente che, più che la realizzazione concreta delle opere, si sia puntato a una semplice vetrina pubblicitaria, senza una reale pianificazione delle risorse necessarie. Nel video della sindaca, si enfatizzava l’intenzione di trasformare la stazione in un luogo accogliente, dove organizzare eventi e “abbracciarsi”. Una visione poetica e suggestiva, certo, ma che sembra ignorare le vere priorità del territorio. Forse è il momento di abbandonare le dichiarazioni di facciata e affrontare con concretezza i problemi reali, fornendo ai cittadini aggiornamenti puntuali sulle azioni intraprese e sui tempi previsti per la risoluzione delle criticità. In definitiva, la situazione della stazione di San Romano rimane un esempio di cattiva gestione e mancata pianificazione, con conseguenze dirette sul traffico, la sicurezza e i servizi per i cittadini. Un’occasione persa che richiede un cambio di rotta, ma soprattutto risposte concrete”.