Bucci (Insieme per Santa Croce): “Rifiuti, siamo davanti ad un paese che si presenta sporco come non mai”



L’affondo: “C’è da ripensare completamente il sistema tornando alla raccolta attraverso cassonetti che indichino il tipo di rifiuti da conferire”
“Fino ad oggi non abbiamo ritenuto di prendere iniziative di comunicazione su quello che pensiamo sul tema della raccolta dei rifiuti. Avevamo espresso le nostre idee in campagna elettorale, i risultati hanno decretato la vittoria di un cambiamento di indirizzo politico e, come impone il sistema democratico, abbiamo accettato quei risultati. Ovviamente abbiamo seguito sui social il cambio di atteggiamento di chi, per anni, ha fatto della raccolta rifiuti una battaglia quotidiana attraverso l’uso di più pagine Facebook per meglio rimarcare l’accusa di incuria e trascuratezza a danno della precedente amministrazione. Improvvisamente, su quelle stesse pagine e su altre di nuova impostazione, solo prati tagliati, magari anche a danno dell’erario perché pagati due volte dall’amministrazione come è accaduto con il campo sportivo Buti. Certo, sui social sono apparse foto che hanno registrato che i problemi relativi alla raccolta rifiuti permanevano nonostante il cambiamento di calendario e nonostante i contatti dell’attuale amministrazione con Geofor, la società partecipata che gestisce la raccolta”. Inizia così la nota di Mariangela Bucci, capogruppo di Insieme per Santa Croce, che passa all’attacco della maggioranza.
“Oggi, decidiamo di dire la nostra perché, dopo 5 mesi pieni, con tentativi di affrontare il problema fatti, correttamente per la tempistica, dal primo giorno, siamo davanti ad un paese che si presenta sporco come non mai, con mucchi di sacchetti in ogni angolo di strada, con cartelli che indicano, in alcuni casi ‘non conforme’ ma non si capisce chi dovrebbe prendersi la responsabilità di informare i cittadini che hanno conferito in modo sbagliato i rifiuti e sul perché non è conforme – prosegue -. Insomma, nulla sul piano di una informazione puntuale assolutamente necessaria in un paese che vede un cambiamento notevole della cittadinanza, centinaia di persone che, in entrata o in uscita, cambiano residenza ogni anno ma, soprattutto, rimarchiamo il non cogliere il punto essenziale della questione. Santa Croce sull’Arno ha una tipologia di abitazioni molto differenziata. Si passa dalle ville ai piccoli appartamenti densamente abitati, si passa da case con giardini, resede e/o grandi balconi a case senza balconi. Questo significa che il sistema del porta a porta ha insegnato alla stragrande maggioranza dei cittadini a differenziare i rifiuti ma non funziona come sistema. Basta un giorno di sciopero per creare il caos poiché in molti non possono tenere in casa i rifiuti per più giorni. Se poi si aggiunge una festività il disastro è servito ed il paese somiglia a luoghi in cui non vogliamo abitare“.
“Crediamo che, come è ampiamente dimostrato da Pisa e Firenze, bisognerà ripensare completamente il sistema tornando alla raccolta attraverso cassonetti che indichino il tipo di rifiuti da conferire – afferma Bucci -. E’ inutile voler far funzionare un sistema che non funziona da tanto tempo non perché nessuno se ne occupava o perché l’ufficio era inadempiente ma perché, dopo più di dieci anni, il sistema ha ampiamente dimostrato di non funzionare. Siccome molto del risultato elettorale è da iscriversi a lamentele ripetute a ufo su questo tema, ci aspettiamo, come cittadini e come consiglieri di opposizione, che non si vada per tentativi ma che si abbia il coraggio di ripensare al sistema di raccolta. Noi lo avremmo fatto ben consapevoli che il problema non era in chi gestiva ma nel metodo. Le sperimentazioni servono a vedere cosa funziona e cosa non funziona, e non è con la vernice, il cambio di calendario, la mancata pubblicazione di foto di denuncia che le cose cambiano. Altro tema quello degli sfalci e potature e del mantenimento del verde pubblico. Un esempio per tutti. A Staffoli, fuori dal cimitero, l’erba è stata tagliata all’ultimo minuto in occasione della ricorrenza del 2 novembre e neanche in modo accurato. I cestini non sono stati svuotati e tutta la pulizia è stata fatta in modo sommario. E cogliamo l’occasione per ricordare che quel cimitero ha urgenza di lavori, sarebbe stata una nostra priorità. Non andremo su Fb a denunciare volta volta ma chiediamo e chiederemo, attraverso i mezzi di comunicazione che le promesse si rispettino. Siccome il vivere in un luogo pulito e decoroso era, con chiarezza, nel nostro programma elettorale, siamo disponibili a fare la nostra parte nell’interesse comune della cittadinanza”.